Marocchi: "Ecco chi sono i giocatori decisivi nell'Italia. In finale vorrei..."

Giancarlo Marocchi, in esclusiva per ilgiornale.it, ha commentato la sfida di questa sera tra Italia e Spagna, ha elogiato Roberto Mancini e molto altro ancora

Marocchi: "Ecco chi sono i giocatori decisivi nell'Italia. In finale vorrei..."

L'Italia di Roberto Mancini è pronta ad affrontare l'ostica Spagna di Luis Enrique in semifinale ad Euro 2020: in palio l'ambito finale di Wembley. La partita potrà essere seguita dalle ore 21 su Sky Sport Football (per tutti gli abbonati Sky), Sky Sport Uno, Sky Sport251, anche in 4K HDR con SkyQ satellite e in streaming su NOW e la telecronaca dell'incontro sarà affidata a Fabio Caressa e Giuseppe Bergomi.

In esclusiva per ilgiornale.it, Giancarlo Marocchi, tra i commentatori della squadra di Sky Sport per UEFA EURO 2020, ha presentato la sfida contro le Furie Rosse toccando diversi argomenti, indicando gli uomini decisivi di questa nazionale, attribuendo grandi meriti a Mancini per il lavoro svolto e molto altro ancora:

Marocchi, che Italia ci dobbiamo aspettare contro la Spagna che fa del possesso palla la sua grande forza?

"Io penso che sarà fatto un tentativo di dominare la partita, portando molti uomini nella zona del centro sinistra cercando di attaccare immediatamente gli avversari per non farli ragionare. Incontriamo una squadra molto simile alla nostra, con un centrocampo forte, tecnico. La Spagna per me ha più o meeno le nostre stesse armi forse ha meno forza nel pressing, lo fa con meno vigore ma entrambe amano tenere tanto la palla e penso che alla lunga possa subentrare una certa fatica fisica e mentale per tutte e due"

Pensa che l'Italia ce la farà ad arrivare in finale?

"Adesso siamo tutti tifosi ottimisti c’è poco da fare, i risultati positivi aiutano a livello mentale e nell'entusiasmo. Anche io cerco di guardarla solo con un occhio tecnico e non da tifoso ma si fa fatica con l'Italia. Io ho apprezzato molto la diversità di questa nazionale rispetto al passato e adesso dico che arrivati a questo punto c’è anche l’entusiasmo oltre al gioco che può spingere la squadra in finale, sono fudicioso"

Quali sono gli uomin in più di questa nazionale?

"La diversità nel gioco la rendono possibile due giocatori: Jorginho e Verratti. Con questo loro modo di giocare, con questo fraseggio corto e assiduo hanno pian piano coinvolto tutti dando una certa identità. Io penso che loro due siano fondamentali per dare questa impronta alla nazionale disegnata da Mancini che tra l'altro ha anche aspettato Verratti portandoselo infortunato. Il giocatore del Psg non ha giocato benissimo contro l'Austria ma nonostante questo il ct ha insistito su di lui, facendo benissimo, contro il Belgio. Per me la nazionale di Mancini si identifica con il modo di giocaore di quei due giocatori".

Quale nazionale l’ha delusa maggiormente finora?

"Senza ombra di dubbio la Francia. Vero è che dalla Germania ci si aspetta sempre qualcosa in più ma la Francia con tutti quei campioni non può fare questa figura. Deschamps è sempre stato leader e capitano in mezzo al campo, ha vinto il mondiale da ct ma nonostante questo non ce l’ha fatta a far diventare squadra la rappresentativa francese. Troppe star in quella squadra e se non ci è riuscito lui a trovare la quadra questa è ancora una volta la dimostrazione che in questo gioco non servesolo essere bravi ma serve anche l'equilibrio"

L'Italia sta volando con cinque vittorie in cinque partite. Si trova d'accordo con tutte le scelte fatte Mancini anche a livello di convocazioni o avrebbe fatto qualcosa di diverso?

"Credo proprio che alla fine le sfumature siano fondamentali. Faccio un esempio: Bernardeschi nessuno magari avrebbe pensato di convocarlo ma per le esigenze dell’allenatore e per l’equilibrio di cui parlavo prima il giocatore della Juventus è fondamentale per Mancini. Questa è proprio la squadra di Roberto e i 26 che ha scelto sono stati quelli giusti. Bisogna fidarsi del ct"

All’Italia forse manca un vero fuoriclasse che possa risolvere la contesa con una giocata: pensa possa essere un problema per la sfida contro la Spagna ed eventualmente per la finale?

"Noi abbiamo un campione super che è Donnarumma e già questo conta molto. Poi ne abbiamo tanti altri come i due difensori centrali, i due centrocampisti che ho citato prima e poi c'è anche Immobile che per me è un grande attaccante che ora sta giocando così così ma che fa giocare bene tutti i suoi compagni con i suoi continui movimenti. Poi da un momento all'altro si può anche inventare la giocata, quindi penso che anche l'Italia abbia giocatori in grado di risolverla con una giocata

Se dovesse essere finale chi sarebbe meglio affrontare tra Inghilterra e Danimarca?

"Chi è meglio non lo so, davvero. Chiaro che un po' tutti hanno già si ha la visione di Italia-Inghilterra da raccontare per anni e anni ma niente è scontato. Nel mondiale non è mai successo di avere un outsider mentre all’europeo è successo più di un volta che le piccole abbiano sorpreso come Grecia, Portogallo e ora la Danimarca. A me piacerebbe vedere una finale contro l’Inghilterra, tanto ormai la favola Danimarca dal dramma sfiorato alla semifinale resterà tale"

Mancini ha rinnovato il contratto con la nazionale: lo vede per tanti anni in sella alla panchina dell'Italia alla Joachim Loew?

"C'è una cosa importante da sottolineare e che non è una cosa banale. Io vedo lui che è felice di essere commissario tecnico e vedo anche tutti i giocatori felici di essere lì, senza invidie né altro: questo è bello indicativo di quanto sta succedendo all'interno della nostra nazionale"

Capitolo Serie A: che campionato vedremo l'anno prossimo e quali saranno le sue favorite per la vittoria e per la conquista della Champions League?

"Gira e rigira io devo rispolverare il tormentone delle sette sorelle. Il calciomercato sarà complicatissimo e secondo me non abbiamo ancora visto tutte le difficoltà che si incontreranno in questo mercato.

Chi è arrivato più indietro in classifica ha preso tre grandi allenatori come Sarri, Mourinho e Spalletti. Poi bisogna vedere al 31 agosto, tirando la linea, cosa avranno combinato le sette sorelle in sede di mercato ma lo vedo davver oun campionato incerto, avvincente e con colpi di scena".

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