Mertens non molla mai, questa volta la Roma non fa saltare il Napoli

El Shaarawy spaventa ancora il San Paolo Al 90' il belga pareggia. Ma la Juve torna a +6

Mertens non molla mai, questa volta la Roma non fa saltare il Napoli

nostro inviato a Napoli

L'adagio vedi Napoli e poi vinci stava per avverarsi anche ieri. Ma quando la Roma assaporava già il gusto della terza vittoria di fila in casa del Napoli, allo scoccare del 90' è arrivato il gol di Mertens. L'unico guizzo di un attacco partenopeo che per una notte aveva sparato a salve (Milik nemmeno quello per la verità). Aveva sprecato tantissimo la truppa di Ancelotti e aveva così fatto il gioco di una Roma pragmatica e solida (che ha perso per infortunio De Rossi e Manolas in corso d'opera), anche per merito del portiere Olsen che vuol far dimenticare Alisson e per ora ci sta riuscendo benissimo. Il Napoli salva dunque l'imbattibilità stagionale del San Paolo all'ultimo tuffo, ma restano le ombre di una serata non bellissima - se non per intensità - a quella parigina in Champions. La Roma dà un minimo di continuità al risultato europeo (basta passi falsi, aveva ammonito Di Francesco alla vigilia) e fa un favore alla Juventus che allunga a +6 sugli azzurri, scrivendo un copione ormai imparato a memoria nelle ultime stagioni.

La frenata della truppa di Ancelotti è inattesa, vista la mole di occasioni create e un solo gol all'attivo. Il tecnico non riesce così a fare meglio di Sarri che nel suo periodo a Fuorigrotta trovò nei giallorossi al San Paolo la sua bestia nera (un pareggio e due sconfitte) ma conferma comunque che questa squadra non vuole mai mollare e mette cuore e generosità fino all'ultimo.

Ai partenopei è mancata quella concretezza e quella cattiveria sotto porta vista in altre circostanze (nel computo delle occasioni c'è anche un palo di Callejon), la Roma, pur dominata nel possesso palla, ha retto bene l'urto grazie anche alla solidità della propria retroguardia. Ti aspetti un guizzo di Dzeko o di Insigne, arrivano quelli di El Shaarawy che festeggia così al meglio il suo 26° compleanno (terzo gol stagionale del Faraone e anche terzo al Napoli, i due precedenti li aveva realizzati sempre al San Paolo addirittura sei anni fa quando vestiva la maglia del Milan) e di Mertens. Che salva gli azzurri in una serata casalinga mai così difficile dal punto di vista realizzativo.

Il primo brivido della gara lo regala un Var non funzionante per i primi 11 minuti. Ancelotti attua un turnover moderato, ridando fiducia a Fabian Ruiz a metà campo e inserendo Hysaj in difesa e Milik davanti: il polacco doveva garantire maggiore fisicità sulle palle inattive (pericolo maggiore della Roma), ma la mossa non si è rivelata vincente. Di Francesco deve invece lasciare in panchina Florenzi ancora acciaccato, anche se poi lo proporrà a metà ripresa tornando all'undici del derby. Per entrambi è comunque la tredicesima formazione diversa in altrettante gare. De Rossi taglia il traguardo delle 450 gare in A, ma lascia la contesa dopo 42 minuti per il problema al ginocchio già patito nella partita con la Lazio, Hamsik raggiunge il leader Bruscolotti a quota 511 nella speciale classifica delle presenze con la maglia del Napoli.

I partenopei dominano il campo, creano e sprecano, i giallorossi agiscono di rimessa e riescono anche a pungere.

Il gol di El Shaarawy arriva su una dormita difensiva, sulla quale Koulibaly prova vanamente a mettere una toppa, Dzeko trova il muro di Albiol sulla linea di porta in un tiro a botta sicura. Poi solo Napoli, con i giallorossi che provano qualche manovra di alleggerimento. Fino al gol sul filo di lana di Mertens, che fa sorridere Ancelotti e arrabbiare Di Francesco.

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