Messi furioso: "Il Brasile manipola gli arbitraggi". In Spagna: "Rosicone"

Continua la maledizione di Lionel Messi con la nazionale argentina: la Pulce conferma di essere un fuoriclasse assoluto con la maglia del Barcellona, meno con quella dell'Albiceleste. Nella notte italiana, infatti, è andata in scena la semifinale tra la squadra del ct Scaloni e il Brasile di Tite che ha avuto la meglio per 2-0 grazie ai gol di Gabriel Jesus e Roberto Firmino. Messi e il Kun Aguero hanno anche colpito due legni ma i verdeoro si sono dimostrati ancora una volta più cinici, più squadra e più preparati a livello tecnico-tattico. Questa notte si giocherà l'altra semifinale tra Cile e Perù che stabilirà chi affronterà in finale il Brasile, con la Roja che parte leggermente favorita sugli ostici peruviani.

Messi, a fine partita, non ha cercato scuse ma ha attaccato pesantemente l'arbitraggio dell'ecuadoriano Zambrano: "Siamo partiti male e pian piano siamo cresciuti. Oggi è stata la migliore partita che abbiamo fatto in Copa America, contro un grande rivale come il Brasile. Loro hanno giocatori spettacolari, ma al di là del risultato, abbiamo dimostrato di essere all'altezza. Non cerco scuse, ma l'arbitraggio è stato assurdo. Episodi chiari per noi nemmeno visti al Var. Spero che la Conmebol faccia qualcosa, anche se qui il Brasile controlla-manipola tutto. Lasciare la nazionale? Se devo continuare ad aiutare in un modo o nell'altro lo farò, mi sento bene in questo gruppo".

Le parole di Messi, naturalmente, hanno avuto una grande risonanza in giro per il mondo e mentre i quotidiani argentini, in particolare Olé, hanno comunque ringraziato la Pulce e compagni, in Spagna hanno usato la mano pesante nei confronti del 32enne di Rosario con alcuni media che hanno solo riportato le

parole del fuoriclasse del Barcellona, mentre altri hanno parlato di "Rosicata monumentale" da parte del cinque volte Pallone d'Oro che non ha di certo preso bene una cocente eliminazione contro i rivali storici del Brasile.