Lewis Hamilton vede quota 100. Anche in Bahrain ha fatto il vuoto prendendosi la decima pole stagionale, la 98esima di una carriera inimitabile. «Ho festeggiato il mondiale allenandomi e correre senza pressioni mi ha permesso di godermi le qualifiche e comunque avrei potuto far meglio», racconta con una semplicità imbarazzante per gli avversari. La Mercedes ha monopolizzato la prima fila per l'undicesima volta quest'anno. Verstappen proverà a far la zanzara tra le frecce nere. Ma è difficile che possa pungerle tutte e due
La Ferrari, esattamente come in Turchia, è rimasta fuori in Q2 con entrambe i piloti. Vettel è stato eliminato per 0161, Leclerc ha fatto ancora peggio (per la quarta volta battuto dal compagno). A Istanbul Seb e Charles sono riusciti a costruirsi una gara di rimonta e di sostanza (almeno fino all'ultimo giro di Leclerc). La strada per ripetersi anche qui l'ha indicata Mick Schumacher che partendo decimo è andato addirittura in testa dopo un primo giro da favola per poi chiudere al quarto posto nella gara lunga della Formula 2. A tre tappe dalla fine ha 12 punti di vantaggio (erano 22). Ha ancora il mondo nelle sue mani. La Formula 2 è un'altra cosa, la sua squadra, la Prema, poi è più simile alla Mercedes che alla Ferrari Insomma pensare che Vettel o Leclerc possano imitarlo oggi nel gran premio dei grandi è un sogno quasi impossibile. Un po' come l'impresa che si è messa in testa la Ferrari: recuperare 24 punti alla Racing Point, 19 alla McLaren e 6 alla Renault per chiudere al terzo posto nel mondiale costruttori. Se guardate l'ordine di partenza della terzultima del campionato, vi renderete conto che serve davvero un'impresona perché Mercedes e Red Bull a parte, anche la Racing Point pare imprendibile nonostante il flop di Stroll rimasto addirittura dietro alle due rosse, mentre Perez volava in quinta posizione e anche le altre avversarie dirette partono davanti. Seb e Charles dovranno inventarsi qualcosa, ma in assenza della pista scivolosa e bagnata che c'era in Turchia, non sarà semplice rivedere la luce. Certo fa effetto pensando che un anno fa qui la prima fila era tutta rossa e Charles festeggiava la prima pole della sua vita con un tempo (1'27866) che oggi lo avrebbe portato in seconda fila. Era un altro mondo davvero.
Ancora tre gare dai, poi il 2020 sarà soltanto un brutto ricordo.
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