Al Milan basta il solito Cutrone, oggi i sorteggi. E Fassone replica a Sala: "Sui debiti solita minestra"

Al Milan basta il solito Cutrone, oggi i sorteggi. E Fassone replica a Sala: "Sui debiti solita minestra"

La partita più semplice il Milan l'ha giocata sul campo, il ritorno con lo Shkëndija era una specie di amichevole e Montella l'ha utilizzata per vedere qualche seconda linea e provare la difesa a tre. Missione compiuta per quanto riguarda la qualificazione - oggi alle 13 (diretta su Sky Sport 3) i rossoneri, la Lazio e l'Atalanta conosceranno le loro avversarie nei gironi di Europa League - mentre le risposte tecniche vanno filtrate alla luce della consistenza degli avversari che già all'andata avevano dimostrato di non essere particolarmente coriacei.

Anche se per un tempo solo si è rivisto Romagnoli, ancora un po' arrugginito, mentre non perde un colpo Cutrone che anche stavolta ha timbrato il cartellino: intesa perfetta con l'altro '98 Locatelli che lo pesca in verticale e al 13' è già 1-0. Poi il Milan si è seduto sul vantaggio e anziché cercare un'altra goleada ha pensato soprattutto a gestirsi, ma se per i titolari questo può essere comprensibile, pochi di quelli che dovevano sfruttare l'occasione lo hanno fatto fino in fondo. Tra questi l'altro baby Zanellato che ha giocato sempre di prima intenzione.

Ma dicevamo di altre partite più difficili in cui sono impegnati i rossoneri. Innanzitutto quella mediatica, che dopo la baruffa con Ilaria D'Amico ieri ha avuto un seguito dopo le dichiarazioni del sindaco Beppe Sala, che alla Gazzetta dello Sport aveva detto: «Da una parte (nell'Inter, ndr) c'è una proprietà forte e ricca bloccata per motivi politici, dall'altra il Milan che è una grande scommessa e tende a comprare molto a debito». E anche in questo caso la replica dell'ad Fassone non si è fatta attendere: «Ci sono rimasto male perché sono parole che vengono da una persona autorevole, è il sindaco di tutti e non solo di una parte. Mi sarei aspettato più equilibrio di giudizio, è sempre la solita minestra: in realtà il nostro debito è due volte e mezzo inferiore a quello dei cugini».

E poi c'è sempre il calciomercato. «Per Rafinha non c'è stato nessun contatto con il Barcellona» - ha detto Fassone - senza però escludere nuove operazioni soprattutto se qualcuno dovesse essere ceduto. Un nome su tutti Niang, il cui stress da mercato continua a far discutere.

Ieri ha detto la sua Mino Raiola che ne cura gli interessi: «Per il momento non vuole andare in Russia e bisogna rispettare le sue scelte. Montella dice che non si allena perché non ci sta con la testa? Ha ragione, c'è un certificato che lo conferma». Questa, di partita, ha tutta l'aria di voler finire ai tempi supplementari...

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