Il Milan in regalo. Nel giorno del suo 22esimo compleanno, Bojan Krkic si è svegliato presto e accanto al letto ha trovato un pacco a sorpresa. All'interno un biglietto di sola andata per Linate, volo Alitalia AZ 2080 da Fiumicino, prenotato per lui da Adriano Galliani. Una volta arrivato a Milano, il trasferimento in via Turati intorno alle 18. Qui l'appuntamento per la firma con il Diavolo, alla presenza del legale dei rossoneri Cantamessa.
Tutto fatto, con il placet di Roma e Barcellona. Il piccolo attaccante catalano, ma di padre serbo, è infatti ancora di proprietà dei blaugrana. Al Milan ci va in prestito, poi si vedrà. Anche se l'intenzione del Barça è di proporre un obbligo o quanto meno un diritto di riscatto a favore dei rossoneri, un po' come fatto con la Roma l'anno scorso (la cifra pattuita era di 28 milioni). Ai giallorossi gli spagnoli girano invece un milione di euro come premio di valorizzazione.
Bojan dopo Niang (ufficiale ieri, tre anni di contratto e 1,7 milioni al Caen). Allegri aveva richiesto a gran voce rinforzi in attacco nel dopogara con la Sampdoria ed è stato accontentato. Il tecnico avrà a disposizione il più prolifico bomber della cantera blaugrana (648 reti ufficiali in otto anni a La Masia) e il secondo più giovane realizzatore nella storia della Ligue 1. Buoni auspici per il futuro. Forse meno per il presente, soprattutto alla luce di quanto fatto vedere da Bojan in Italia nella passata stagione.
Il mercato del Milan finisce qui? Forse no. La sensazione è che a metà campo possa arrivare qualcosa. I nomi sono i soliti: Lass Diarra, Nigel De Jong e Kevin Strootman. Galliani ieri ha detto: «Mercato assolutamente chiuso, credetemi. Abbiamo rifiutato Palombo. Niente Kakà, niente operazione last minute stile Nocerino. Carroll? Abbiamo già tanti attaccanti». Ma potrebbe essere un bluff, meglio non dare per chiusi i giochi.
Si parla di giovani anche all'Inter, sebbene in uscita. Samuele Longo, protagonista dello scudetto Primavera della scorsa stagione, andrà a fare esperienza all'Espanyol. Prestito secco di un anno, sperando si ripeta ciò che è successo con Coutinho, rigenerato dall'avventura nella Liga.
Non è un arrivederci invece, ma un addio, quello di Julio Cesar. Il portiere del Triplete si accasa al Queens Park Rangers, in Inghilterra. Potrebbe presto seguirlo in Premier, sponda Manchester City, l'amico Maicon, sul quale però ha lasciato una porta aperta anche Mourinho da Madrid. Comunque sia, per il terzino saranno decisive le ultime ore di calciomercato. Non è escluso che rimanga all'Inter per mancanza di offerte congrue.
E la Juventus? Il grande colpo in attacco è sempre più una chimera. Dopo Van Persie e Dzeko, anche Llorente si allontana. L'Athletic Bilbao non fa sconti. Continua a circolare il nome di Jovetic, anche se a Firenze storcono il naso. Più probabile che alla fine si ripieghi sul cavallo di ritorno Marco Borriello. Anche perché alternative come Cardozo (proposti otto milioni al Benfica, scrivono in Portogallo) non fanno girare la testa. Per la difesa resta viva la pista Peluso dell'Atalanta, che piace anche al Palermo.
La Fiorentina, in attesa dell'ultimo rinforzo in attacco e di definire l'affare Nastasic con il City, tratta con il Genoa la cessione di Vargas. Mentre prendono forza le voci su due grandi campioni del nostro calcio in avanti con gli anni. Non è un mistero, Alex Del Piero oggi darà una risposta al Sion (offerti poco meno di un milione e mezzo per una stagione), dove ritroverebbe Rino Gattuso.
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