Milan, Montella: "Berlusconi? La sua presenza è costante"

Montella, dopo otto giornate di campionato, ha riportato in alto il Milan. Il tecnico ha parlato della vicinanza di Berlusconi ed ha elogiato Donnarumma e Niang

Milan, Montella: "Berlusconi? La sua presenza è costante"

Vincenzo Montella sta facendo un ottimo lavoro sulla panchina del Milan. Il tecnico campano, quest'estate, è arrivato in punta di piedi a Milanello, ha lavorato sodo e i risultati si vedono visto che nelle prime otto giornate di campionato i rossoneri si trovano al secondo posto in classifica, con la Roma di Spalletti, a meno cinque dalla Juventus del grande ex Allegri che proprio sabato sarà ospite del Diavolo al Meazza. Montella, ai microfoni di Milan Tv, ha parlato del momento della squadra ed ha elogiato due giovani che stanno facendo molto bene come Gianluigi Donnarumma e M'Baye Niang: "Non mi pongo obiettivi a lungo termine, al di là della classifica mi fa piacere che la squadra sta migliorando, questa posizione in classifica è arrivata grazie a buone prestazioni. Sia i giovani che i meno giovani stanno dando un grande contributo. Donnarumma? Sta dimostrando sempre di più di essere legato ai colori del Milan e le voci sul suo futuro fanno parte del gioco. Niang? Non amo i pregiudizi, i giocatori li voglio prima testare. Lui è molto giovane e può migliorare in tutto e si sta preparando per diventare un campione".

Montella ha poi parlato di un interesse passato del Milan nei suoi confronti, del Presidente Berlusconi e della cessione del club: "Interesse del Milan in passato? No, c'è stato solo qualcosa di trasversale che ho letto sui giornali. Non ho mai incontrato nessuno quando ero nelle altre squadre della mia carriera, ho sempre avuto il massimo rispetto per i club in cui sono stato. La cosa più difficile da quando sono arrivato? La cosa più complicata è entrare nella testa dei ragazzi e fargli capire che possono fare di più. Serve tempo e un pizzico di fortuna. Far capire il proprio modo di lavorare non è facile. Vorrei che si desse più merito ai ragazzi, più titoli di quanto stia succedendo a me. Ma bisogna gestire anche questi momenti, sono loro gli artefici di quello che stiamo facendo. Berlusconi? La sua vicinanza è sempre costante.

La cessione? Poteva essere un alibi, ma così non deve essere. Noi sentiamo vicino la società, è sempre presente. Galliani è un grande dirigente, mi sostiene totalmente, anche se su qualcosa non è d'accordo. Questo è molto importante per un allenatore".

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