Juve, un match per poterci credere ancora

Bianconeri reduci da due partite "maledette". Ma per insidiare l’Inter devono mettere ko i friulani

Juve, un match per poterci credere ancora
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Un solo punto in due partite, quest'anno, la Juventus non l'aveva mai ottenuto: la sconfitta di Reggio Emilia contro il Sassuolo, infatti, era arrivata in mezzo alle vittorie casalinghe contro Lazio e Lecce. Domani, invece, i bianconeri si presenteranno alla sfida casalinga contro l'Udinese dopo avere pareggiato con l'Empoli e perso a Milano al cospetto dell'Inter: parlare di crisi ha poco senso, visto il secondo posto in classifica e l'enorme vantaggio sulla quinta, ma va da sé che la Signora abbia tutte le intenzioni di pigiare di nuovo il piede sull'acceleratore. Pure perché, con quindici partite ancora da disputare, sarebbe un errore considerare chiusa la lotta per lo scudetto: un passo per volta e poi si vedrà. Senza ansia ma con la consapevolezza di poter mettere ancora paura ai nerazzurri, attesi anche agli impegni di Champions League.

Intanto, appunto l'Udinese. Avversario abbordabile sempre battuto in casa nelle ultime sette sfide disputate allo Stadium - pur se da prendere con le molle vista la poca tranquillità della sua classifica. Ormai certamente senza Vlahovic, Allegri rilancerà Milik che deve farsi perdonare il rosso subìto contro l'Empoli e la conseguente assenza nel match del Meazza: in caso di vittoria il tecnico livornese festeggerebbe così nel migliore dei modi l'avere raggiunto Marcello Lippi a quota 405 presenze sulla panchina del club. Davanti a loro resta Giovanni Trapattoni, primatista assoluto con 596: per Allegri, un traguardo comunque prestigioso in attesa di capire se il suo rapporto con la società proseguirà anche oltre il 2025, quando scadrà l'attuale contratto.

Detto di Milik, potrebbe tornare dal primo minuto anche Chiesa, il cui bilancio nel 2024 è di soli 123' in campo e un gol: lui pure con l'accordo in scadenza tra un anno, è chiamato a lanciare segnali concreti sia per respingere l'assalto di Yildiz che per convincere la società a riservargli un trattamento di riguardo.

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