Il Milan pedala forte, altra tappa per il sogno Pioli: "Stiamo scalando"

Il tecnico rossonero verso la sfida al Parma, usa una metafora ciclistica: "Una salita per volta..."

Il Milan pedala forte, altra tappa per il sogno Pioli: "Stiamo scalando"

Stefano Pioli sa di ciclismo e coltiva, da sempre, una passione sfrenata per la bicicletta: le radici (Parma la sua città) in questo caso contano. Ai tempi dell'esonero interista, inatteso e forse anche immeritato, per esempio, raffreddò i suoi bollenti pensieri sfrecciando con il suo vice per le strade del milanese. Per questo motivo, dinanzi all'obiettivo del 2020 (chiuderlo da imbattuto nel post lockdown) riferito alle quattro tappe che lo dividono dalla sosta natalizia, Pioli utilizza la metafora ciclistica con l'intento di spiegare ai suoi la tecnica da utilizzare. «Pensare alle 4 sfide che ci attendono è un errore. Noi stiamo scalando una montagna, dobbiamo pensare a una tappa per volta, perciò dobbiamo pedalare e spingere sul manubrio» raccomanda nella settimana che gli ha garantito il primato del girone di Europa league. Risultato insufficiente, persino agli occhi di antichi ammiratori del Milan come il prof. Massimo Cacciari («non credo che reggerà a lungo il primato in classifica»), per autorizzare avventurosi pronostici. «No, non sono un tipo prudente, piuttosto conosco il valore delle altre squadre e perciò non dobbiamo cambiare atteggiamento» spiega al suo gruppo recuperato quasi integralmente, tranne Ibra, Kjaer e Saelemaekers che restano ancora ai box.

Tra i rivali che cominciano a sprintare alle sue spalle, c'è sicuramente l'Inter che adesso è libera dalle coppe. «È vero - ammette Pioli - preparare una partita a settimana è un gran bel vantaggio ma ci sono anche i contro, bisogna gestire un gruppo numeroso. Noi abbiamo già centrato due obiettivi: preliminari superati e girone vinto, pensiamo a passare un bel Natale. Poi ci concentreremo sulla settimana del derby».

Sembra già segnata in rosso sul calendario del 2021 di Milanello: cerchiata la domenica 20 febbraio, ore 20.45 l'appuntamento, finito per combinazione, tra i sedicesimi di Europa league. «Sarà molto stimolante» è il giudizio di Pioli che comincia da qui la rincorsa verso quella sfida che ha il sapore e il significato di un duello tricolore. E per durare così a lungo, da qui a fine febbraio, c'è una sola strategia da realizzare. «Analizzare i successi come se fossero sconfitte: il mio motto è mai compiacersi» racconta sempre Pioli che spiega anche quando è scattata la scintilla che ha riacceso i motori del Milan («è avvenuto appena abbiamo cominciato a battere le squadre che ci stavano davanti»). Da lontano è arrivato anche il processo d'identificazione con il club «perché mi sono sentito a mio agio dal primo giorno in cui sono arrivato a Milanello» è la spiegazione che deve far capire come a volte gli intrecci del calcio dispongano risultati imprevedibili.

Boban e Maldini avevano contattato Spalletti per il dopo Giampaolo: il tecnico toscano non si accordò con l'Inter e l'area tecnica rossonera virò su Pioli che si è dimostrato l'uomo giusto al posto giusto nel momento giusto. Sempre che il Parma, la squadra della sua città, non gli rovini la tappa.

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