Il Monza tra calcio e F1 ha stregato il fondo Orienta di Balestra

Avviate trattative da oltre un anno, la più avanzata è quella con Orienta Capital per una quota di maggioranza assoluta

Il Monza tra calcio e F1 ha stregato il fondo Orienta di Balestra
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Monza uguale autodromo, formula uno, velocità, coraggio. Monza, da qualche anno, sinonimo anche di calcio d'élite, serie A. E ora c'è chi potrebbe aver fatto uno più uno: motori e pallone.

«Adesso che siam qui, sogno la Champions League». I tifosi del Monza potrebbero presto omettere l'ultima strofa del coro, quella che «se non arriverà, ce ne torniamo al bar». Perché il Monza potrebbe in futuro disporre delle risorse per arrivare davvero alla Champions. Con un colpo di reni nelle ultime ore il fondo Orienta Capital Partners, controllato da una cordata guidata dall'imprenditore Augusto Balestra, ha superato i numerosi pretendenti nella trattiva per l'acquisizione della maggioranza assoluta del club. Non siamo ancora in finale, poiché al momento ci sono altri interlocutori che hanno dimostrato interesse, ma Orienta Capital sembra il meglio posizionato. Al sogno di Silvio Berlusconi diventato realtà della promozione in A dopo 110 anni di storia con la scalata dalla C alla massima categoria in 4 stagioni, si starebbe per aggiungere, se non il sogno, certamente l'altro obiettivo che il presidente del club si proponeva: far accedere al capitale altri importanti soci.

Il dialogo tra Fininvest e Orienta Capital è iniziato oltre un anno fa, sicuramente sin dal periodo in cui «Berlusconi portaci in Europa» era il coro che Silvio ascoltava dalle tribune dello U-Power Stadium. Ufficialmente, Fininvest non commenta. Tra l'altro, le voci delle ultime ore avevano portato a indicare anche il fondo sovrano saudita Pif vicino all'ingresso nel club che, però, alla verifica non ha trovato conferma. Balestra ha un trascorso dirigenziale tra Cesena e Siena, interessi professionali che spaziano dall'aerospaziale all'acqua, intesa come nautica da diporto e marchi di minerali. È dello scorso gennaio l'accordo tra Monza e NamedSport, specialista degli integratori alimentari con sede nella vicina Lesmo e ora official nutrition partner del club. A Named, poco più di un anno prima, Balestra aveva ceduto il 100% della sua New Penta.

Il Monza fa gola a soggetti internazionali per un doppio motivo: per il potenziale nel calcio nazionale e, con i dovuti investimenti, internazionale, e per un'unicità che nessun altro club, anche ben più famoso e celebrato può vantare: l'Autodromo. Perché il nome Monza è un brand conosciuto in tutto il mondo, al pari se non di più di circuiti come Indianapolis e Le Mans. E la simbiosi tra il Monza calcio e il suo circuito (già ora sulle casacche c'è il logo dell'autodromo sul colletto di gara e la bandiera a scacchi stilizzata sulla parte frontale della maglietta), non può essere sfuggita ai vari interlocutori. Simbiosi che, potenzialmente, si rivela un vero plus per qualsiasi strategie di sviluppo.

Quanto al fondo Pif è risaputo che è molto attento ai ritorni garantiti dagli investimenti nello sport e nel calcio e, da tempi, nella Formula 1. Non a caso il fondo saudita è stato spesso associato al futuro del Milan. Ora, invece, l'accelerazione del fondo Orienta Capital sembra bruciare il sogno arabo di una maggior vicinanza alla Madonnina.

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