Francesco Moriero non ha dubbi: è il Fenomeno il vero Ronaldo."Ronie era un marziano. Nel calcio moderno nessuno come lui, nettamente il giocatore più forte con cui ho giocato: sotto di lui metto Baggio e Totti, ma Ronaldo è stato superiore a Messi e Cristiano. Quello che faceva e con quella velocità non l' ho rivisto più in nessuno", questo il pensiero dell'ex ala destra di Inter, Lecce, Cagliari, Napoli e Roma in una lunga intervista rilasciata a Libero.
Nuova esperienza
Moriero è attualmente l'allenatore della Dinamo Tirana, squadra di serie B albanese, al suo fianco in questa esperienza ci sarà un altro salentino come lui, Fabrizio Miccoli: "Il calcio italiano si era un po' dimenticato di noi, ma per fortuna abbiamo trovato un imprenditore serio e ambizioso come Marco Pontrelli. Ecco perché ho scelto, insieme a Fabrizio Miccoli, di ripartire dall' Albania e dalla Dinamo Tirana. C' è un progetto biennale con l' obiettivo di riportare ai massimi livelli nazionali questa società. All' estero oggi si può lavorare meglio", la piccola stoccata all'Italia e al movimento calcistico italiano.
Cuore nerazzurro
"Sciuscià", come veniva soprannominato ai tempi da calciatore, ha vestito per tre anni la maglia dell'Inter, dal 1997 al 2000, mettendo insieme 83 presenze, 10 reti e una serie considerevole di assist. I nerazzurri sono rimasti nel cuore di Moriero che conosce benissimo il suo conterraneo, nonché coetanio, Antonio Conte: "Inter da scudetto? Conoscendo Antonio avrà le idee già molto chiare da tempo. Manca un centrocampista davanti alla difesa che detta i tempi e possa far girare la squadra".
Moriero è poi entrato nello specifico toccando il tema mercato facendo un parallelismo con la sua Inter che annoverava campionissimi del calibro di Roberto Baggio e Ronaldo: "Il Papu Gomez? È un giocatore di grandissimo livello. Da qualche anno l' Inter non ha più un elemento del genere in rosa, uno che possa risolvere la gara con un colpo di genio. Nella mia Inter c'erano Baggio e Recoba, in quella di Mourinho Sneijder. Oggi il Papu sarebbe l' ideale".
L'ex ala di Napoli e Roma si è poi concentrato sulla figura di Conte: "Ci conosciamo da quando avevamo 8 anni. Antonio ha sempre avuto la mentalità vincente: era determinato ed applicato, mai una distrazione fin da ragazzino. Pensi che già in campo mi dava già indicazioni e ordini tattici quando giocavamo insieme. "Checco stai fermo, Checco allargati...".
Studiava gli avversari e sapeva tutto: ci riempiva di informazioni e consigli, era preparatissimo. Poi voleva sempre vincere: non ci stava a perdere neanche in allenamento. Un martello, non a caso oggi è uno dei più forti allenatori d' Europa".
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