Nasce la stella Bellucci. Wada-Sinner ormai caso politico

Mattia a Rotterdam elimina pure Tsitsipas dopo Medvedev: semifinale con De Minaur

Nasce la stella Bellucci. Wada-Sinner ormai caso politico
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Jannik Sinner dovrà rimanere nella bolla che si è creato, dopo il successo negli Australian Open. Tornato in Europa, il n.1 del mondo è stato additato da una parte dell'opinione pubblica per essere stato assente al Quirinale nell'incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Come se non bastasse, una nuova presa di posizione della WADA è venuta fuori, in vista dell'udienza del TAS di Losanna (16-17 aprile) che deciderà sulla vicenda Clostebol. Dopo le dichiarazioni del direttore generale dell'Agenzia, Olivier Niggli, è stato il presidente Witold Banka a spiegare le differenze tra il caso del pusterese e quello di Iga Swiatek, precisando il motivo per cui si sia deciso di fare ricorso solo contro l'altoatesino: «Non mettiamo in dubbio che Sinner non abbia assunto deliberatamente sostanze dopanti, ma richiamiamo l'attenzione sulla responsabilità dell'atleta per le azioni dei suoi collaboratori. Un atleta professionista è responsabile anche delle azioni del suo staff e questa è la quintessenza dell'antidoping», ha sottolineato Banka.

E ancora: «Una traccia di trimetazidina in un medicinale contenente melatonina, come nel caso di Swiatek, è una cosa, mentre lo steroide contenuto nell'unguento utilizzato dal suo più stretto collaboratore è qualcosa di completamente diverso». E così Sinner rischia una squalifica di uno/due anni in una vicenda sempre più dai connotati politici per le continue rimostranze dell'Agenzia mondiale dell'antidoping. Il n.1 ATP dovrà mostrarsi di ghiaccio a Doha, prossimo impegno del suo calendario (17 febbraio).

Freddezza che ieri ha avuto Mattia Bellucci, straordinario nel proprio percorso nel torneo Atp 500 a Rotterdam. Sconfitto negli ottavi di finale Daniil Medvedev (n.7 del ranking), c'è stata ieri l'affermazione contro Stefanos Tsitsipas (n.12 del mondo) per 6-4, 6-2 nei quarti. Una prestazione superba per un giocatore dalle caratteristiche particolari, tutto estro e fantasia. Traiettorie arrotate e variazioni di ritmo continue a destabilizzare avversari non abituati ad affrontare un tennis così brillante. In due giorni battuti due top-20 e proiezione di classifica mondiale pari al n.67. «Ho lavorato tanto con il mio coach. Per lui pensavo troppo in campo, invece bisogna essere più liberi.

La cosa importante è entrare in partita e sapere di poter giocare questo genere di match», ha raccontato il lombardo. Oggi cercherà di esprimere quella libertà in semifinale, non prima delle ore 15 (Sky Sport Tennis) contro Alex de Minaur (n.8 ATP), finalista l'anno scorso e ko proprio contro Sinner nell'atto conclusivo.

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