L'ennesimo episodio di razzismo scuote il calcio italiano. Kalidou Koulibaly, difensore senegalese del Napoli, è stato oggetto di insulti razzisti mentre stava lasciando il terreno di gioco di Bergamo dopo la vittoria della squadra di Spalletti per 3-1 sull'Atalanta.
Il capitano azzurro era in procinto di rientrare nel tunnel che lo avrebbe condotto agli spogliatoi, dopo aver festeggiato i 3 punti con i suoi compagni e i suoi tifosi, quando da un spicchio dello stadio bergamasco sono arrivate le offese discriminatorie. L'episodio è stato immortalato in un video che ha in breve fatto il giro dei social."Negro di m****", si sente chiaramente urlare dagli spalti. Insulti anche per Dries Mertens: "M***, bast***". Il 30enne senegalese era stato denigrato anche a Firenze ad ottobre, quando un tifoso aveva rimediato 5 anni di Daspo per averlo insultato con epiteti di tipo razzista.
Bergamo perde in campo e sugli spalti#noracism #AtalantaNapoli #Koulibaly pic.twitter.com/g3vj7taHl8
— Gennaro Apicella (@Bottom83) April 3, 2022
Poche settimane fa era toccato al portiere del Milan, Mike Maignan a Cagliari e qualche giorno prima sempre al difensore azzurro a Verona. Ma tornando indietro si possono citare episodi analoghi che hanno riguardato Vlahovic, Kean, Felix, Kessiè, Ibrahimovic e Osimhen, per quella che è diventata ormai una triste consuetudine nei nostri stadi.
Le reazioni
Scuse immediate sono arrivate dal sindaco di Bergamo, Giorgio Gori attraverso il suo account Twitter: "Che vergogna gli insulti razzisti di alcuni tifosi dell’Atalanta oggi allo stadio. I pochi che hanno urlato non ci rappresentano, ma riescono a farci fare una pessima figura.Le scuse mie e dei bergamaschi sani agli amici del @sscnapoli".
I senatori Sandro Ruotolo e Gaetano Quaglieriello e lo scrittore Maurizio de Giovanni hanno pubblicato una nota dopo i cori razzisti di Bergamo:"Non ci siamo. Evidentemente la decisione di chiudere la curva veronese dopo il match con il Napoli non è stata sufficiente. Prima a Bergamo poi a Genova razzisti travestiti da tifosi ultra hanno dato il peggio di sé. Con Kalidou Koulibaly che a Bergamo ha lasciato il campo con il “ne*o di m**a” e a Genova i tifosi romanisti con “Vesuvio erutta, tutta Napoli è distrutta”. Non c’entra la goliardia, non c’entra la discriminazione territoriale. È razzismo.
Alle autorità del calcio e alla ministra dell’interno Lamorgese chiediamo: identificazione e daspo a vita per i razzisti. Se i cori sono percepiti distintamente in tutti i settori dello stadio se cioè non è una esigua minoranza di tifosi a incitare all’odio razziale, squalifica del campo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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