Nel duello dell'estate tra Marotta e Paratici "godono" gli Icardi's

Inter: «casi» in prestito e passivo di 105 milioni Juve: «esuberi» rimasti, ma chiude in positivo

Nel duello dell'estate tra Marotta e Paratici "godono" gli Icardi's

È stato un mercato lungo, ed estenuante. E come sempre, inutilmente lungo perché gli affari veri, vedi Verdi al Torino ma soprattutto Icardi al Paris Saint Germain, sono arrivati all'ultimo momento dell'ultimo giorno. Eppure da Oltremanica, gli inventori del football, che avevano concluso le trattative ad inizio agosto, fanno sapere che il prossimo anno si adegueranno. Non se ne esce. Ma piaccia o no, è stato un mercato fatto di colpi, trttative infinite, blitz, dispetti, ripicche e una sfida su tutte: quella tra Inter e Juventus. O meglio, tra il maestro Marotta e l'allievo Paratici. Antipasto di quella che potrebbe essere la sfida scudetto.

Chi ha vinto? Difficile dirlo. Entrambe le squadre si sono rinforzate e non poco, con giocatori di qualità che hanno arricchito la rosa. Il ritorno di Higuain e poi Rabiot, De Ligt, Danilo, Demiral e Ramsey alla Juve. Lukaku, Sanchez, Godin, Lazaro, Sensi e Barella all'Inter. Ma le strategia, soprattutto in uscita, sono state differenti. Marotta all'Inter ha deciso di essere drastico e di segnare una linea di confine netta con la passata gestione: via tutti i giocatori sgraditi. Anche a patto di rimetterci, anche aprendo a formule, come il prestito, che di fatto eliminano il problema al momento ma rischiano di riproporlo fra dodici mesi. E così Nainggolan è andato al Cagliari, Perisic al Bayern Monaco e soprattutto Icardi al Paris Saint Germain. E qui è chiaro a tutti chi abbia vinto. Già perché Maurito si giocherà campionato e Champions accanto a fenomeni come Neymar e Mbappè e ha visto il suo stipendio impennarsi da 5 a 7 milioni con la possibilità di arrivare a 10 in caso di riscatto dei parigini. Mica male. Un piccolo capolavoro firmato Wanda. Ma in caso di non riscatto, ecco che il problema si ripresenterà. Ma sarà davvero un problema?

Lo sembrava per esempio Higuain. Dopo Milan e Chelsea era considerato un esubero. Durante il ritiro e le prime giornate di campionato si è ripreso la Juve diventandone un punto fermo. Perché Paratici i suoi esuberi di lusso, alla fine, non li ha piazzati. Le condizioni per farlo come voleva lui non si sono verificate e allora i vari Dybala Higuain, Mandzukic, Emre Can (con gli ultimi due esclusi dalla lista Champions insieme all'infortunato Chiellini) sono rimasti alla corte di Sarri che dovrà districarsi tra una rosa extra large. Differenti gli approcci ma differenti anche i conti di fine mercato.

La Juve reduce da otto scudetti aveva una base solida solo da puntellare, l'Inter che insegue doveva a tutti i costi rinforzarsi per accontentare l'esigente Conte e consegnarli una squadra all'altezza. Ecco spiegato il saldo molto diverso tra le due rose. La Juventus ha chiuso la sessione di mercato con un saldo positivo di oltre 24 milioni di euro, a fronte di 173 milioni spesi e più di 197 incassati.

L'Inter invece ha un saldo passivo che sfiora i 105 milioni di euro con entrate per soli 47,5 milioni e uscite arrivare oltre quota 152.

Idee diverse, numeri diversi, strategie diverse. Chi ha vinto? Un po' tutti, per ora. Dipende da come la si vede. L'unico giudizio reale, quello sì inappellabile e inequivocabile, arriverà a fine campionato.

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