Ricchi, famosi e che infiammano le folle. Ma rigorosamente over 30. La Serie A cambia pelle e dopo anni di vacche magre si veste a festa ed accoglie campioni indiscussi come Cristiano Ronaldo. Ma dice addio alla linea giovane, spendendo molti soldi su profili già navigati e di esperienza.
Il saggio insegna che l'ideale sarebbe avere un giusto mix tra giovani e meno giovani, ma dalle parti del Bel Paese sembra proprio che siano i secondi a spopolare: il caso di Cristiano Ronaldo, virgulto portoghese vincitore di cinque Palloni d'Oro e di una sequela infinita di altri trofei, ne è solo la conferma. A 33 anni suonati, la Juventus ha sborsato 100 milioni per averlo, offrendogli oltretutto uno stipendio annuo da 30: «Io 100 milioni per un 33enne non li avrei mai spesi», ha tuonato il presidente del Bayern Monaco, Karl-Heinz Rumenigge. Punti di vista, strategie condivisibili o meno.
Ma quello di CR7 non è un caso isolato; perché le voci insistenti su Modric all'Inter devono per forza di cose far riflettere, visto che l'esborso sarebbe di 70 milioni e al giocatore andrebbe riconosciuto uno stipendio comunque stellare, dall'alto dei 10 che percepisce attualmente ai Blancos: «L'unica possibilità che Modric lasci Madrid è che qualcuno paghi 750 milioni di euro» ha detto il numero uno madridista, Florentino Perez, che di fatto ha spento ogni velleità nerazzurra. Anche se la volontà del calciatore potrebbe fare la differenza e a quel punto la formula del prestito oneroso nell'ordine della decina di milioni con riscatto (formula già usata per Higuain) tornerebbe di moda. I pessimisti dicono che sia solo un modo del croato per alzare il prezzo del rinnovo. Ma negli ambienti nerazzurri ci sarebbe fiducia. Fantascienza o pazzie di un mercato che non dorme mai e dove non puoi lasciarti sfuggire il momento giusto: ne sa qualcosa sempre l'Inter, che nel tentennare sul 31enne Vidal (un altro over!) se l'è visto scippare dal Barcellona. Nessun caso Malcolm-bis, però: qui è stata la dirigenza nerazzurra a non saper gestire la situazione nel migliore dei modi. E si pensa sempre a Kovacic, giocatore apprezzato da Spalletti.
Nerazzurri che hanno concluso l'ingaggio, per la bellezza di 38 milioni di euro globali, di Nainggolan dalla Roma: vero che nella trattativa sono stati inseriti anche Santon e Zaniolo, ma si tratta pur sempre di una cifra molto importante investita per un 30enne. Quello dei giallorossi, invece, appare l'unica eccezione a conferma di tale regola: il lavoro del ds Monchi ha portato nella capitale Coric (21 anni), Cristante (23) Kluivert (19), Santon (27), Zaniolo (19), Bianda (18), Fuzato (21), Olsen (28), Pastore (29) e i due over Marcano (31) e Mirante (35).
In questo quadro, inoltre, s'inserisce anche il Milan: gli arrivi di Reina (35 anni), Strinic (31) e Higuain (31), se da una parte hanno dato a Gattuso tre giocatori di sostanza, dall'altra hanno innalzato l'età media della squadra, prontamente riabbassata dagli innesti di Caldara (24) e Halilovic (22). La dipartita di Bonucci (31), inoltre, ha visto una valutazione del giocatore 35 milioni.
E il Napoli? «Tra me e Ancelotti c'è l'accordo di puntare su gente giovane, non su giocatori che con tutto il rispetto per le loro carriere sono vecchiotti», ha tuonato tempo fa il presidente Aurelio De Laurentiis.
Ottima prospettiva e buon proposito, bisognerebbe però chiedere ai tifosi se sono contenti e soddisfatti degli arrivi di Verdi (26 anni), Inglese (26), Younes (24), Grassi (23), Fabian Ruiz (22), Meret (21) e Karnezis (35). Perché il saggio insegna che l'ideale sarebbe un giusto mix tra giovani e meno giovani. Ma dalle parti del Bel Paese sono ancora i secondi a spopolare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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