Lo spettacolo è cominciato. A Rio de Janeiro, nello splendido scenario dello stadio Maracanà, tre ore di show e, come da tradizione, grande sfilata dei paesi partecipanti. Il via lo dà la Grecia, poi si va avanti in ordine alfabetico. L'Italia è la 102^ rappresentativa. Seimila le comparse impegnate, coordinate dal regista Fernando Meirelles, famoso per "Cidade de Deus", film interamente girato in una favela. Esibizioni di Caetano Veloso e Gilberto Gil, miti della musica brasiliana contemporanea. Tra i protagonisti dello show la top model Gisele Bundchen. A sorpresa il braciere olimpico non viene acceso da Pelè. "In questo momento - ha fatto sapere il più forte calciatore di tutti i tempi - non sono nelle condizioni fisiche di prender parte alla cerimonia di apertura dei Giochi".
Ovazione per la squadra dei rifugiati, penultima ad entrare nella sfilata. Gli atleti fanno ingresso nel Maracana dietro la bandiera del comitato olimpico internazionale, portata dalla nuotatrice siriana Yusra Mardini. Nella tribuna autorità si alza in piedi anche il segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon.
Note stonate. Fischi di parte del pubblico del Maracanà all'ingresso in campo dell'Argentina. Fra i due paesi c'è una storica rivalità. Qualche fischio anche alla Germania, che agli ultimi Mondiali di calcio ha umiliato il Brasile.
"Il sogno olimpico è realta - dice il presidente di Rio 2016, Carlos Nuzman - è il miglior posto del mondo. Rio, il Brasile. Vi accogliamo a braccia aperte, sono fiero della mia città del mio paese. Oggi nasce un mondo nuovo".
La sfilata dell'Italia
Gli atleti azzurri entrano nel Maracana guidati dalla portabandiera Federica Pellegrini. Foulard tricolori al collo ed anche alcune parrucche. In tribuna si alza in piedi il premier Matteo Renzi insieme alla moglie Agnese ed al figlio Emanuele.
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— Silvio De Rossi (@silvioderossi) 6 agosto 2016
Alla cerimonia partecipano una quarantina di capi di Stato e di governo, una ventina di meno di quelli che furono a Londra quattro anni fa. Tra loro il premier italiano Matteo Renzi, il presidente francese François Hollande, il presidente ungherese Janos Ader, tutti a sostegno delle candidature rispettivamente di Roma, Parigi e Budapest per le Olimpiadi del 2024, mentre quella di Los Angeles sarà sostenuta dal segretario di Stato americano John Kerry.
Maracanà, simbolo del calcio e dello sport
Il via ai Giochi 2016 si tiene all'Estadio Jornalista Mario Filho, conosciuto in tutto il mondo come il Maracanà. Situato nel quartiere di Rio dal quale prende il nome, nell'immaginario di tutti è il tempio del calcio. Per una notte si trasforma nella casa dei Giochi olimpici. Il Maracanà trasuda storia fin dalla sua costruzione iniziata nel 1948 per il Mondiale 1950. Inaugurato il 16 giugno del 1950, poteva contenere fra i 140 ed i 160 mila spettatori, ma in alcune storiche partite, come la finale del mondiale 1950 vinta dall'Uruguay contro i padroni di casa (il celebre "Maracanazo"), ve ne sono entrati 200mila. Dopo l'ultima ristrutturazione, prima degli ultimi Mondiali di calcio, la capienza è stata ridotta a 78.838 spettatori.
Per le edizioni moderne dei Giochi è la prima volta che una sfilata avviene in uno stadio senza pista. Al Maracanà, infatti, non si disputeranno le gare di atletica ma solo la finale del calcio oltre alle due cerimonie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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