
Dominik aggancia Gustav con la 24ª vittoria; Mika supera Ingo con il 156° podio. È bello dare del tu a dei campionissimi quando mettono la freccia per allungare la loro corsa verso la storia. È quanto accaduto, nel doppio fine settimana scandinavo, sia a Paris a Kvitfjell, sia a Shiffrin ad Are, entrambi redivivi e contenti. Paris è stato capace di fare 240 punti in tre giorni, vincendo non solo la discesa di venerdì, ma anche il superG di ieri, in una gara strettissima con una ventina di atleti chiusi in 1'' e lui davanti a tutti. In particolare a un terzetto di classe formato da James Crawford (38/100), Miha Hrobat (47/100), con Marco Odermatt ai piedi del podio per 1/100, ma comunque felice: la coppa di superG è già sua matematicamente, mentre in pectore lo è anche la overall, con quasi 600 punti di vantaggio su Henrik Kristoffersen.
Insomma a chi la coppa, a chi la gara e ad ognuno il suo: a 35 anni, per Domme era importante ritrovarsi. A fine 2024, quel 31° posto di Bormio era suonato come un allarme; ora, dopo il suo sesto sigillo, pensano di ribattezzare il tracciato norvegese Parisbakken. E poi c'è l'aggancio con Thoeni: «Siamo compaesani, ma il grandissimo resta lui». In effetti Paris ha riscritto la storia dello sci azzurro, ma lo ha sempre fatto in punta di piedi, nonostante una stazza da marcantonio e una voce da front man rock. Ben 19 dei suoi 24 sigilli sono in discesa, eppure la coppetta che ha vinto è in superG. Vanta due sigilli mondiali ma nessuno olimpico e soprattutto in superG non vinceva dal marzo di sei anni fa. Ora dopo un gran lavoro sui materiali, «Archivio, spero, tempi molti duri». Se i jet volano in Usa, ci sono ancora due slalom, ad Hafjell, nel prossimo weekend.
Ad Are, invece, Shiffrin fa parlare di sé, anche quando non vince: davanti si piazzano le due Katharina d'Austria: Truppe, al primo acuto in carriera su Liensberger (5/100). Il suo terzo posto, però, la proietta, sotto una fitta nevicata, oltre l'ultimo record che le mancava. Due anni fa superava Stenmark nelle fatidiche 86 vittorie, ora anche nei podi totali.
Beffa per Marta Rossetti: da 21ª ad ottava, miglior azzurra e con il miglior tempo di manche, non rientra però nella top 25 di chi andrà alle finali, dove, invece, approdano Lara Della Mea e Martina Peterlini. Prima, però, da giovedì scatta il trittico di gare veloci a La Thuile, con Brignone che proverà a chiudere i conti con il sogno overall.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.