Stefano Tacconi continua a lottare. Sono passate quasi due settimane dalla rottura di quell'aneurisma che ne ha provocato l'emorragia cerebrale. L'ex portiere della Juve si è sentito male la mattina dello scorso 23 aprile dopo aver partecipato ad una cena di beneficienza e mentre si stava recando ad un altro evento, insieme ad uno dei suoi quattro figli Andrea.
Da quel momento, l'ex portiere della Juventus è stato costretto al ricovero immediato in ospedale e a dare notizie di sè attraverso una serie di bollettini medici, a volte, anticipati dalle comunicazioni del figlio Andrea. Intervistato da Repubblica, Andrea Tacconi fa luce sulla situazione clinica di suo padre, attualmente ricoverato nella struttura di Neurochirurgia dell'ospedale di Alessandria.
La situazione è migliorata rispetto all'inizio di questa terribile vicenda, i segnali sono incoraggianti, ma in questi giorni ci sarà da stare all'erta:"L'ultima Tac è buona. Ma i medici ci hanno spiegato che questi sono i giorni del grande rischio, infezioni o una nuova ischemia. Però so che ce la farà. Muove braccia e gambe, risponde agli stimoli, stringe la mano, alza il pollice, apre e chiude gli occhi. Gli abbiamo detto che il Real Madrid è in finale di Champions e che la Juve ha vinto in campionato: ha risposto facendo il segno della 'V' con le dita".
Andrea Tacconi spiega come suo padre non sia solo nel combattere questa brutta disavventura che gli è capitata, sottolineando con piacere la vicinanza degli ex colleghi tra cui lo splendido messaggio, che il figlio di Diego Armando Maradona gli ha scritto: "Lui è un buono, è uno sincero, ha sempre detto sì a tutti, pure troppo. Si è fatto voler bene. Mi hanno appena chiamato tra gli altri Zoff, Schillaci, Zenga e Torricelli, e una miriade di amici. Diego Maradona junior mi ha scritto una bellissima cosa. Mio padre e Diego si sono sempre stimati".
Infine, il figlio di Tacconi racconta delle prospettive future che attendono suo padre.
La battaglia sarà lunga e difficile, ma farà di tutto per farla propria, perchè a lui piace vincere: "Questa avventura sarà molto lunga e lo sappiamo. I medici non vogliono creare illusioni e hanno parlato chiaro sin dal primo momento: sarà un'altalena. Ma papà, proprio da quel primo momento ha cominciato la sua partita. A lui piace vincere".Segui già la nuova pagina Sport de ilGiornale.it?
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