Il Milan americano ha vinto la settima su 8 e si è piazzato, da solo, staccando di due lunghezze l'Inter, in cima alla classifica. Alla fine è stato un vero romanzo d'avventura: prima il gol in mischia di Pulisic, arrivato nella ripresa, poi l'uscita folle di Maignan che ha travolto Ekubar meritandosi il rosso con Giroud dirottato in porta. Poi la traversa del Genoa e la parata del centravanti francese in versione portiere. Non farà gol da qualche turno ma quella di ieri sera vale sicuramente più di una rete decisiva. Eroico il Genoa che ha tentato di risalire la china arrendendosi alla fine quando anche il suo portiere è stato espulso.
I cambi decisi da Pioli sono 5 sui 10 dei suoi di movimento: il 50% dopo la battaglia di Dortmund e con pochissime ore a disposizione per smaltire la fatica. È una scelta inevitabile, premiata a Cagliari al cospetto di un rivale meno rischioso del Genoa. Gilardino si schiera col 4-4-2 già utilizzato contro Napoli e Roma. La conseguenza è scontata: il Milan gioca al piccolo trotto nella speranza di trovare qualche varco tra i due blocchi difensivi del Grifone. Speranza presto tradita perché il più cercato dai suoi, Chukwueze, a destra, può fare solo qualche dribbling, Okafor a sinistra è come se occupasse per la prima volta quel binario mentre Jovic vaga senza bussola e soprattutto senza una sola palletta decente. La sintesi è questa: primo tempo senza nemmeno un tiro in porta dei milanisti. Per complicarsi anche un po' del futuro, Theo Hernandez si guadagna il cartellino giallo che gli varrà la squalifica contro la Juve per un fallo inutile. Gilardino e lo stadio genoano si scatenano dopo il blitz di Vasquez affrontato da Florenzi in area: le immagini tv assolvono l'arbitro.
La partenza della ripresa è una mossa scontata e probabilmente preparata a tavolino: fuori Chukwueze e Okafor, i più deludenti della compagnia, e dentro Pulisic e Leao incaricati di mettere maggiore pressione sui difensori di Gilardino che han vissuto in grande serenità il primo tempo. E infatti la conferma arriva a metà tempo quando il colpo di testa di Leao, su palla lavorata da Florenzi, obbliga il portiere Martinez a un plastico volo sotto la traversa per respingere in angolo l'insidia del portoghese. Non è meno decisiva la prodezza di Maignan sullo spunto di Dragusin deviato da Reijnders: i polpastrelli del francese allontanano dall'angolo il pallone.
La mossa rischiatutto finale decisa da Pioli (dentro anche Giroud al fianco di Jovic con due torri in mezzo all'area) è il segnale giunto dalla panchina rossonera premiato da uno degli ultimi assalti all'area genoana. Il lancio di Musah finisce nel mucchio centrale dell'area: il rimpallo favorisce Pulisic che dopo un controllo col petto, in giravolta col sinistro, trova l'angolo scoperto. Gol controllato per un paio di minuti in sala var a causa di un presunto tocco di mano.
In pieno recupero l'uscita spericolata di Maignan su Ekubar procura il rosso al portiere francese con Giroud schierato in porta sull'ultima punizione: prima salvato dalla traversa su punizione, poi capace di fare bene l'altro mestiere prima dell'espulsione del portiere genoano.
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