È una legge che vale per tutti, club metropolitani e provinciali, sceicchi e capitani coraggiosi: in tempi di Covid il calciomercato è diventato una incognita, si compra solo se si vende, o nel migliore dei casi, se si guadagna l'accesso alle coppe. È la condizione del Milan che Stefano Pioli il quale prende atto senza dare in escandescenze come succede a colleghi ben più pretenziosi di lui (Conte, tanto per fare un nome). Anzi, da perfetto artigiano, sta preparando eventuali soluzioni d'emergenza in difesa dove ci sarebbe bisogno, subito, di rimpolpare i ranghi. «Ho parlato con Kessiè e mi ha dato la sua disponibilità a giocare da centrale se ce ne fosse bisogno» è la notizia del giorno prima di volare a Crotone dove l'aspetta Giovanni Stroppa, uno cresciuto nel Milan di Sacchi campione del mondo a Tokio («è la storia della mia vita» confessa). È l'inizio di una settimana da dentro o fuori che può decidere i destini di una intera stagione. Perché è bene ripeterlo: senza la promozione ai gironi (che vuol dire 20 milioni in cassa), Gazidis e Maldini non possono completare il mercato nell'attesa che Romagnoli e Musacchio recuperino la migliore salute insieme con Tonali (ha le gomme sgonfie) e Leao, in evidente ritardo rispetto allo standard collettivo.
Certo può arrivare, con una cifra di saldo, quello sprinter norvegese ammirato giovedì scorso (Hauge) ma non risolve i problemi in attacco dove Rebic può prendere il posto di Ibra, da attaccante solitario, come avvenne già subito dopo il lockdown contro Lecce e Roma, e con risultati soddisfacenti. «Ibra sta bene e si allena a casa» informa sempre Pioli e non c'era bisogno della news sul conto dello svedese fermato da quella carogna del virus. A proposito: l'ultimo giro dei tamponi ha dato esito negativo su tutto il fronte cancellando le ansie del gruppo.
Non è una settimana qualsiasi: oggi c'è da battagliare a Crotone, poi il viaggio in Portogallo per avere il visto decisivo e quindi chiusura del trittico a San Siro con lo Spezia prima della sosta nazionali.
Maldini e Massara conoscono le esigenze di Pioli e le disponibilità di cassa: serve, come oasi nel deserto, un difensore centrale (di piede destro).
Milenkovic è valutato uno sproposito, Wesley Fofana del Saint'Etienne poco meno. Per chiudere col botto manca un centrocampista: su Bakayoko, il preferito, c'è stato l'intervento di disturbo di Leonardo (Psg) che qualche mal di pancia ha provocato nei suoi vecchi sodali.
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