Quarti... di nobiltà

Le 25 medaglie di "legno" il 23 settembre saranno anche loro da Mattarella

Quarti... di nobiltà
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Il giorno che Steve Prefontaine, Monaco 1972, pensò di poter vincere i 5000 metri correndo più veloce dei favoriti, finì per crollare al quarto posto nell'ultimo rettilineo. Però ci aveva provato, aveva vissuto: la sua medaglia di legno, valeva come oro.

Sono venticinque le medaglie inesistenti di Parigi tinte d'azzurro, e ventiquattro i cavalieri che invece esistono, eccome. Donne e uomini che si sono sentiti dire di aver perduto, eppure «anche ad essere si impara» scriveva Italo Calvino. E allora: si può essere sconfitti quando ne hai davanti solo tre e dietro c'è tutto il resto? In questi giorni il premio che non c'è è sembrato quasi essere un dispregio, perché così è facile giudicarlo dalla poltrona e con il telecomando in mano. Eppure, invece, è un riconoscimento al sacrificio, è un punto d'arrivo comunque, tanto che il Presidente Mattarella riceverà tutti al Quirinale il 23. Come ha detto Maestro Velasco, lui che ha vinto l'oro dopo averlo perso 28 anni fa per una palla caduta dalla parte sbagliata della Storia, «in Italia si pensa sempre a quello che non hai, mentre si dovrebbe essere felici di quel che si raggiunge». Il percorso, si dice, è più bello del traguardo.

Grazie lo stesso, allora. Quelle di legno sono 21 medaglie reali e 4 acquisite, perché nello judo chi perde la finalina arriva quinto. Sono storie di vita, perché davvero certe volte l'importante è proprio partecipare. Esserci e imparare. E allora ricordiamoli tutti, in mezzo - per dire - al sorriso lungo 6 centesimi di Domenico Acerenza, alle lacrime nel giorno «più bello della mia vita» di Benedetta Pilato, alla smorfia di Simona Quadarella che ha il record di aver sfiorato due volte il podio nella stessa Olimpiade. Esempi, simboli di una squadra da non dimenticare, pieni di belle facce e tanti sogni.

C'è chi avrà una rivincita, altri si fermano qui, però di certo tutti resteranno nel libro di questa meravigliosa storia di sport che si chiude per riaprirsi tra quattro anni a Los Angeles. Il prossimo posto dove essere e imparare. Toccando legno.

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