Rio de Janeiro Brasile pensieroso, agitato dall'ansia, impaziente. Cronisti e tifosi non perdonano una nazionale cinque volte campione del mondo che non riesce a battere il Messico. L'Olanda ha incantato contro la Spagna, la Germania contro il Portogallo e (perché no?) l'Italia contro l'Inghilterra. Dov'è il Brasile dei sogni?
Era dal 1978, quando pareggiò con Svezia e Spagna, che il Brasile non riusciva a vincere le due prime gare della fase finale di un Mondiale. Nel 1982, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006 e 2010 le due vittorie di fila all'inizio gli diedero più fiducia e tranquillità. Superstiziosi ricordano che nel 1958 e 1962 due supernazionali del Brasile campioni del mondo pareggiarono 0-0 rispettivamente con Inghilterra e Cecoslovacchia.
Negli scontri diretti, il Messico ha un netto svantaggio col Brasile: sole dieci vittorie contro 22 dei verdeoro e sette pari. Ma gli aztechi spesso danno fastidio ai brasiliani. Il miglior esempio: la finale olimpica del 2012 a Londra. Certamente non erano le nazionali A, ma il Messico battè 2-1 il Brasile di Neymar e conquistò la medaglia d'oro, l'unico grande titolo che manca ai verdeoro nel calcio maschile. Anche se negli scontri mondiali è la prima volta che il Messico non perde contro i verdeoro. Nel 1950, il Brasile stravinse in casa: 4-0; nel 1954, in Svizzera, altra goleada sui messicani (5-0); nel 1962, in Cile, 2-0 per i sudamericani.
«È mancato l'arbitro», scherza il quotidiano sportivo messicano Ovaciónes sul pareggio col Brasile. Nel 3-1 sulla Croazia, persino vari mass media brasiliani avevano ritenuto inesistente il rigore su Fred nel 2-1 dei padroni di casa segnalato dall'arbitro giapponese Yuichi Nishimura. Anche tifosi brasiliani ci hanno scherzato sui social network: «Il Brasile ha giocato privo di Hulk e dell'arbitro giapponese». Hulk aveva avvertito dei fastidi alla coscia destra ma ha dichiarato di essere in condizioni di gioco ed è rimasto in panchina. Luiz Felipe Scolari ha detto che il problema di Hulk era più mentale che fisico e forse lui potrebbe rientrare nella partita di lunedì con il Camerun per l'ultima giornata del girone A. Contro il Messico il centrocampista Ramires ha sostituito l'attaccante, ma ha giocato male ed è stato rimpiazzato da Bernard, più offensivo, nell'intervallo. Scolari ha iniziato la gara con un 4-4-2 e poi è tornato al 4-3-3 dell'esordio.
Neymar viene risparmiato dalle grandi critiche, ma non Fred. Il centravanti non ha segnato ed è stato in ombra nelle due prime gare. Jô, che lo ha sostituito al 67', è riuscito a fare poco. Paulinho e Oscar, quest'ultimo bene contro la Croazia, non hanno dato fantasia al centrocampo, mentre Luiz Gustavo, mastino davanti alla difesa, viene lodato. I difensori centrali Thiago Silva e David Luiz, anche. «Quando Luiz Gustavo e Thiago Silva sono i migliori c'é qualcosa che non va» commenta un tifoso su Twitter. In altre parole: debolezza offensiva. «Comunque leroe della partita è stato Ochoa, portiere del Messico, ricorda Telmo Zanini, commentatore di SporTV. «Significa che il Brasile ha creato diverse occasioni».
Chi ha protestato contro l'arbitro è stato Scolari.
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