Evora (Portogallo) Ci sono modelli, nella lunga storia dell'automobile, che sono arrivati a essere l'emblema del marchio che portavano, fin quasi a superarlo per notorietà, veri «brand nel brand», come recita il marketing. Da tempo è così per Renault Clio che con le prime quattro serie, in poco meno di 30 anni, ha totalizzato oltre 15 milioni di vendite (1,6 milioni in Italia dove dal 2015 è l'auto straniera più venduta), un dato che ne fa la vettura francese più prodotta in assoluto. Dopo averla vista in prima mondiale all'affollato Salone di Ginevra, in marzo, abbiamo approfondito la conoscenza con Clio V in Portogallo, in un cubo bianco, costruito da Renault di fianco a un «eco hotel» perso in mezzo al nulla, nella campagna spelacchiata dell'Alentejo, senza possibilità di distrazioni se non l'affascinante Evora, con la piazza dominata dalle vestigia di un tempio romano che ci ricorda fin dove si sono spinti i nostri progenitori.
Fuori dal cubo (all'interno vengono svelate le meraviglie della nuova serie) ci sono le 5 generazioni della compatta francese, è la «Clio Saga» che mostra gli splendori della prima serie, rivoluzionaria, l'evoluzione della seconda, l'anonimità della terza e il forte appeal della quarta, la prima disegnata dalla matita di Laurens van den Acker, uno stile che è stato sapientemente trasfuso nella nuova serie che, esternamente, poco si distacca dalla precedente, conservando dimensioni praticamente identiche (4,05 metri di lunghezza, 1,44 di altezza).
Ma è salendo a bordo e mettendosi in marcia, apprezzando in ogni momento le qualità del nuovo pianale CMF-B, che ci si rende conto di quanto Clio V sia realmente nuova. L'ambizione di Renault, del resto, è quella di aver realizzato «the best Clio ever», la migliore di sempre, primo tassello del nuovo piano strategico «Drive to the Future» della Casa transalpina. E gli interni sono in sintonia con quella ambizione, tecnologici, con il touchscreen per l'infotainment (da 7 oppure 9,3) e la strumentazione digitale con display da 7, e rifiniti con materiali di alta qualità (il 25% delle plastiche sono morbide al tatto), accostati con precisione, come nella moderna console flottante dove è alloggiata la leva del cambio, che può essere manuale (a 5 o 6 marce) oppure a doppia frizione Edc a 7 rapporti. Per un'auto del segmento B sono i motori a benzina quelli più adatti all'uso che normalmente si fa della vettura e, anche se nella gamma di Clio V ci sono due propulsori diesel Blue dCi da 85 e 115 cv, abbiamo scelto per la nostra prova le versioni Tce da 100 cv (1.0, tre cilindri) e 130 cv (2.0, 4 cilindri), la prima destinata a essere la più venduta, la seconda posta a presidiare l'alto di gamma che, in termini di allestimenti, si traduce nei livelli R.S. Line e Initiale Paris. Cominciamo, dal parcheggio dell'aeroporto di Lisbona, con la Clio più potente in allestimento R.S. Line, il più sportivo, che guidiamo lungo lo spettacolare ponte Vasco de Gama che scavalca la foce del Tejo. Poca autostrada e poi tante strade normali ci permettono di scoprire le eccellenti doti del nuovo telaio, rigido quando serve, mai ruvido e sempre confortevole, ottimamente assecondato dal cambio Edc, mentre il motore si fa notare per la sua rapidità di risposta.
L'allestimento R.S. Line contribuisce a un'esperienza di guida piacevole e dipende da noi scegliere tra relax e adrenalina. Il Tce da 100 cv guidato il secondo giorno non sfigura di fronte al fratello più potente, il cambio manuale ha innesti corti e precisi e la buona coppia non costringe a frequenti scalate: sarà sicuramente il più richiesto.
Offerta con un listino che va da 14.400 a 22.
600 euro, Renault Clio, che arriverà in concessionaria a settembre, è dotata di sistema multimediale Easy Link, di fari a Led di serie su tutte le versioni, e grazie all'Highway and Traffic Jam Companion è pronta per la guida semi autonoma.PEv
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