È la prima serata da applausi per Pippo Inzaghi, espulso per eccesso di proteste proprio durante il recupero. È anche la migliore esibizione del 2015 del Milan che saluta finalmente, dopo tre umilianti sconfitte di fila, un successo che è una sorta di liberazione. Successo meritato fino in fondo, con qualche pausa, sulla Roma che esce ridimensionata forse in modo definitivo dalla corsa al secondo posto. Perché la sua prova è di quelle che lasciano senza parole tifosi e critici. E non c'è Totti a fare da parafulmine: appena entrato lui, la squadra ha un sussulto. Ma il Milan nell'occasione ha sangue freddo e una difesa blindata per custodire il 2 a 1 che è merito anche di uno strepitoso Honda.
È insomma il Milan che non ti aspetti, nella prima frazione. Intendiamoci, niente di spettacolare o di promettente per il futuro, tanto che persino la curva amica, a seguito della noiosa contestazione (unico bersaglio Galliani: ma non saranno etero-diretti?) a inizio della seconda frazione, con spirito ironico, canta "vinceremo il tricolor" non sappiamo se per sfottere i propri beniamini o per sfruculiare anche Garcia. Dopo le solite, iniziali difficoltà tradite (Paletta salva sulla linea 42 secondi dopo il fischio di Tagliavento) dalla squadra di Inzaghi che sgabbia con l'affanno di un pensionato, ecco prendere via via coraggio, sorpreso soltanto dal palo di Manolas (tanto per cambiare dallo sviluppo di un calcio d'angolo) e forse ringalluzzito dal ko muscolare di Gervinho (alla mezz'ora gli subentra Ljajic). Di fatto per un paio di volte, su trame organizzate da Honda e Antonelli, tocca a De Sanctis compiere un paio di prodezze (su stoccata del giapponese e testa di Bonaventura) prima di arrendersi al contropiede velenoso (palla persa da Pjanic su pressione di Destro) concluso dal blitz vincente di Van Ginkel, al primo gol in stagione.
Ancora meglio il Milan della ripresa. Che può giocare secondo natura, e cioè in contropiede mettendo in crisi tutta l'organizzazione difensiva della Roma dalla parte di Honda, con Torosidis in evidente soggezione nei confronti del giapponese che salta birilli e deposita palloni deliziosi. Il secondo assist della serata è per Destro, l'ex fischiato dai romanisti e tanto atteso alla prova, così psicologicamente provato da sbagliare, in avvio, qualche elementare stop. La sua rivincita prende forma allo scoccare dell'ora di gioco quando può appoggiare, di testa, a porta spalancata il cioccolatino di Honda per il comodo 2 a 0. E tre minuti più avanti, un altro velenoso contropiede non viene sfruttato come si conviene da Bonaventura, solo davanti a De Sanctis. La Roma, sulle prime, ha una reazione rassegnata, con qualche punta di nervosismo colta persino in panchina quando tocca a Totti, a metà ripresa, prendere il posto dello spento Pjanic. Poi basta una collisione in area rossonera (De Jong tocca Iturbe) per vedere il rigore fiscale (fischiato da Tagliavento su segnalazione dell'addizionale) calciato male dal vecchio capitano e passato, beffardo, sotto il costato di Diego Lopez. Iturbe è una spina nel fianco della difesa ballerina di Pippo (Bocchetti entrato al posto di Antonelli), mentre Alex si ritira per il solito acciacco muscolare, Totti cerca di dirigere l'assedio finale con spunti non sempre degni della sua classe rinomata. Fondamentale per il Milan, a quel punto, l'ingresso di Pazzini: guadagna almeno 5 falli a metà campo che spezzano il ritmo.
JUVENTUS (una in più)80
ROMA (una in più) 64
LAZIO63
NAPOLI 59
FIORENTINA52
SAMPDORIA 51
GENOA 50
INTER 49
TORINO 48
MILAN (una in più)46
PALERMO 43
E MPOLI 41
UDINESE 41
CHIEVO 41
VERONA 40
SASSUOLO 37
ATALANTA33
C AGLIARI (una in più) 28
C ESENA 24
PARMA (-7, retrocessa in B)16
Marcatori: 40' pt van Ginkel, 14' st Destro, 28' st Totti (rig.).
Milan: Diego Lopez; Abate, Alex (41' st Mexes), Paletta, Antonelli (22' st Bocchetti); Poli, de Jong, van Ginkel; Honda, Destro (29' st Pazzini), Bonaventura. All. Inzaghi.
Roma: De Sanctis; Florenzi, Manolas, Astori, Torosidis; Pjanic (25' st Totti), De Rossi,
Nainggolan, Ibarbo (15' st Iturbe), Doumbia, Gervinho (30' pt Ljajic). All. Garcia.Arbitro: Tagliavento. Ammoniti: Torosidis, Florenzi, Pjanic, Destro, Alex, Abate, Mexes. Espulso: al 48' st Inzaghi. Spettatori: 45.000 circa.
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