C'è il calcio che esclude e quello che include. Senza scomodare l'inflazionata SuperLega, basta confrontare Coppa Italia e Coppa d'Olanda. Da noi il nuovo format prevede solo squadre di Serie A e B, mentre gli arancioni dal prossimo anno si apriranno anche alle donne. Ieri la Federcalcio olandese ha infatti annunciato che dal 2021-2022 le società amatoriali del paese potranno tesserare delle calciatrici e, dal momento che la Coppa d'Olanda è come la più nota FA Cup inglese una competizione aperta a squadre di qualsiasi livello, oltretutto con sorteggio integrale puro, potrebbe capitare che l'Ajax, il Psv Eindhoven o il Feyenoord possano trovarsi di fronte una squadra mista. Un'innovazione assoluta che, a detta del presidente del calcio dilettantistico oranje, Jan Dirk van der Zee, «rappresenta un momento storico per il calcio mondiale».
La decisione è arrivata dopo un test effettuato in questa stagione con la 19enne Ellen Fokkema, a cui la Federcalcio ha fornito una deroga speciale per potersi aggregare alla rosa del vv Foarut, squadra di quarta divisione che ha come logo un unicorno, creatura mitologica tanto quanto lo era, fino a qualche anno fa, l'idea di un sistema calcistico misto a livello di prima squadra. Fokkema è scesa in campo in poche occasioni perché il campionato è stato sospeso a causa della pandemia, ma quanto mostrato è stato sufficiente per convincere la KNVB della bontà di un progetto finalizzato a offrire alle calciatrici il miglior contesto nel quale testare le proprie capacità e ambizioni.
Il calcio misto non è una novità in Olanda, essendo stato introdotto nel 1986, ma fino a oggi era confinato a livello giovanile. Proprio i vivai comprendenti sia uomini che donne sono considerati un elemento determinante nel processo che ha portato il calcio femminile olandese ai vertici del panorama mondiale, basti pensare alla vittoria del Campionato Europeo nel 2017 e al secondo posto al Mondiale 2019, dove le Leonesse Olandesi si sono arrese solo agli Stati Uniti, nazionale che in otto edizioni di coppa del mondo ne ha vinte quattro e non è mai scesa sotto il terzo posto. La Fokkema non è famosa come Megan Rapinoe, ma il suo contributo alla causa è altrettanto importante, visto che la decisione della KNVB è anche merito suo.
Per anni questa ragazza proveniente da un villaggio di 80 persone della Frisia ha inoltrato, spalleggiata dal proprio club, alla Federazione richieste ufficiali per ottenere una dispensa contro una regola che ha definito «un po' arretrata rispetto alla spirito dei tempi».
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