Roma - «Nessuno è più importante della Roma, a volte le squadre perdono i pezzi migliori e rinascono, penso al Napoli: ha ceduto Fabian Ruiz, Insigne, Koulibaly e Mertens e l'anno dopo ha vinto lo scudetto...». Le parole di Daniele De Rossi alla vigilia del debutto dei giallorossi a Cagliari sembrano allontanare Paulo Dybala dalla Capitale. Ma per ora la Joya è ancora nel gruppo, è salito sull'aereo per la Sardegna e forse potrebbe anche trovare spazio nella gara ma non dall'inizio. Il tutto in attesa di un accordo con il club arabo dell'Al-Qadsiah che pare ai dettagli con il giocatore che entro il 1° settembre dovrà sciogliere le riserve.
Tra i tifosi c'è fermento: in città è apparso lo striscione «La Joya non si tocca» e a Trigoria ce n'è un altro che ha espresso lo stesso concetto con l'aggiunta di un «Vergogna». I supporter giallorossi faticano a pensare a un addio a soli due anni di distanza dall'arrivo trionfale dell'argentino con tanto di show all'americana in zona Eur. De Rossi dice di volere una squadra forte ma nello stesso tempo non può negare l'evidenza di una trattativa e deve andare oltre le logiche economico-finanziarie che porterebbe nelle casse societarie un risparmio di 16 milioni lordi a stagione e un introito di almeno altri 18 per il costo del cartellino.
«Non potete chiedermi di fare il tifoso che comunque dovrebbe parlare dell'argomento con delicatezza, c'è qualcosa di più di semplici voci ma da allenatore devo cercare di non parlarne, non posso commentare negoziazioni o chiacchiere, non sono parte in causa e ho una partita importante. Anche un dirigente e Dybala farebbero fatica a parlare di una cosa non compiuta», ha detto ancora De Rossi stretto tra il ruolo di chi deve fare buon viso a cattivo gioco e chi vorrebbe sempre giocatori forti.
Dybala sta pagando il cambio di rotta repentino del club: per l'obiettivo di rientrare in Champions (assente da sei anni) passa non più da un instant team con megaingaggi non sostenibili ma da giovani affamati. Insomma, niente rinnovi di contratto per gli ultratrentenni, ma un risanamento dei conti creando un modello duraturo. Si riparte quindi da Soulé, l'erede designato di Paulo, che oggi a Cagliari giocherà nel ruolo della Joya.
«Nelle statistiche tra gli Under 23 Matias è risultato uno dei primi in almeno cinque-sei voci e si è inserito bene negli schemi», ha sottolineato il tecnico. Un'investitura benedetta dai Friedkin e dal nuovo ds Ghisolfi. In attesa di capire quando e come Dybala sancirà il suo divorzio, doloroso per lui e per la piazza, con la Roma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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