Roma, giocattolo rotto dalle Grandi sentenze

Bayern e Napoli ridimensionano i giallorossi Nel mirino Garcia che ha rinnegato le sue idee

C'era una volta il ritmo frenetico della vita moderna che si addomesticava col bicchierino. Ora Calindri non c'è più e se piazzi un tavolino sulle strisce ti ricoverano ubriaco. Dopo la seconda sconfitta col Bayern il ritmo frenetico di certi giudizi sembra creare problemi alla Roma di James Pallotta, il gladiatore che vuole conquistare il mondo. Troppe sentenze stanno minando certezze che fino a Napoli sembravano incrollabili. Social, radio private (a Roma non passano di moda) si interrogano sul ridimensionamento della presunta corazzata. Da squadra più forte fino a prova contraria a buoni per la serie A e anche un po' scocciati. Tutti imputati. Dal quarantenne Totti a De Rossi, dal portiere paravento a un centrocampo senza identità. Questa è ormai la Roma di Garcia. Possibile? Proprio lui, il carismatico Rudi e il suo giocattolo perfetto già senza pile?

Ieri il tifoso romanista ha fatto intendere di non aver ancora capito se sentirsi già deluso dal progetto o abituarsi all'idea che con le grandi questa Roma diventa piccola. E si accontenta di perdere bene. Già, quando una sconfitta suona come una mezza vittoria e quando l'allenatore esulta per aver cancellato l'immagine dell'andata qualcosa, forse, non quadra. E allora eccole le prime frecciatine al Garcia «minestraro» che «sembra Ranieri». D'altronde chi crede nel 4-3-3, nel pressing alto, nel possesso palla e poi si barrica con un realissimo 4-4-1-1 (snaturando tatticamente una squadra) si fa notare se poi becca. E il fatto che il Bayern non abbia esultato ai due gol come se fossero in un'esibizione estiva, fa una certa impressione.

Ma, oltre ai sogni che possono morire all'alba, in città si fa un gran parlare di due oggetti smarriti: De Sanctis e Nainggolan. Partiamo dal portiere, che non si è più ripreso dalla scoppola dell'Olimpico. Ufficialmente esisterebbe un tacito accordo con l'allenatore che avrebbe deciso di farlo riposare ogni tanto per via del gomito dolorante e comunque per far crescere Skorupski, il titolare del prossimo anno. «Che però - fanno notare i tifosi - deve imparare a rinviare». In realtà c'è di più, oltre agli almeno 3 gol sul groppone della partita di andata coi bavaresi. C'è un rapporto di fiducia che sta venendo meno. E poi c'è Nainggolan che patisce un ossessivo rapporto con twitter. Ieri il belga ha polemizzato con i tifosi della Juve che lo accusavano di essere un cascatore. «Bello simulare eh, ma non sei in Italia e i rigori in Europa non te li regalano». E lui: «Ne sai qualcosa tu?». In realtà Nainggolan sembra avercela col mondo, compreso quello giallorosso. Come quando era intervenuto per difendere Borriello dando del tifoso di m... a un supporter giallorosso. Come se non bastasse, proprio ora che Strootman sembra tornare a disposizione arriva la conferma che il Manchester United lo vuole a tutti i costi a gennaio. Se l'olandese dovesse superare il provino con la squadra B con la quale giocherà domani, Garcia è pronto a convocarlo dopo la sosta. Per il rientro contro l'Atalanta il 22 novembre o contro il Cska in Champions tre giorni dopo. Perché prima di fare l'offerta Van Gaal vuole valutare le condizioni del centrocampista.

Ufficialmente la Roma e Pallotta hanno più volte affermato l'incedibilità. Vedremo.

Naturalmente, in questo clima vacillante il Torino è uno squadrone. A sentire l'ambiente la partita di domenica sera è «la partita più importante della stagione». Incredibile ma vero.

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