James Pallotta non si sarebbe mai immaginato di vivere una situazione del genere con i tifosi dopo una campagna acquisti sontuosa che ha portato in dote a Eusebio Di Francesco tantissimi calciatori nuovi. Le cessioni di Alisson e Strootman non sono state digerite dai supporters giallorossi che hanno contestato la società e il Presidente in prima persona. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport il proprietario americano, però, sta ormai combattendo da 2.082 giorni per la costruzione del nuovo stadio. Era il 31 dicembre del 2012 quando fu firmato l'accordo tra Parnasi e Pallotta, con il progetto che non ha ancora concluso il proprio iter burocratico. Questo progetto era nato con Alemanno, in secondo luogo sottoposto a Marino e revisionato da Virginia Raggi.
L'area scelta per far sorgere il nuovo impianto della Roma di trova a Tor di Valle, ma le contestazioni dei residenti, degli ambientalisti e degli assessori ha lasciato tutto in standby con un'estate davvero calda visto che Parnasi e i suoi collaboratori sono stati arrestati per associazione a delinquere e corruzione. La Roma si è sempre definita parte lesa con Pallotta che avrebbe usato parole di fuoco e avrebbe intimato di lasciare la Roma nel caso in cui il progetto verrà bloccato. La nuova scadenza concessa al Comune è il 31 dicembre con il club capitolino che si augura di ricevere almeno la variante urbanistica dato che a fine anno saranno già passati sei anni dall'accordo mai arrivato al termine.
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