Niente cucchiaio di legno per l'Italia. Obiettivo minimo raggiunto nell'ultima giornata del Sei Nazioni, con la vittoria degli azzurri contro la Scozia (13-6) allo stadio Olimpico di Roma. Il primo successo nel torneo arriva dopo quattro sconfitte e lascia agli avversari il cucchiaio di legno, riconoscimento simbolico riservato alla squadra che perde tutte le partite. Grande giornata di sport in un Olimpico tutto esaurito e con una splendida giornata di sole. Gli uomini di Brunel scendono in campo con la necessaria grinta fin dalle prime battute, riuscendo a mettere sotto pressione gli scozzesi. Il primo tempo, però, finisce pari ed è deciso da due punizioni: a Mirco Bergamasco replica Laidlaw. L’Italia rientra negli spogliatoi con la consapevolezza di avere fatto un grande sforzo senza aver raccolto quanto meritato.
La svolta a inizio ripresa
La prima meta la mette a segno Venditti, che trova il varco giusto nella difesa scozzese e sigla la prima e unica meta del match al 43’. Burton trasforma e l’Italia prende il largo portandosi sul 10-3. Al 65’ gli azzurri rimangono in dieci (cartellino giallo a Zanni). La Scozia accorcia con una punizione di Laidlaw, ma non riesce a concretizzare la rimonta. A una manciata di minuti dal termine ci pensa Burton, con uno splendido drop, a chiudere i conti. I settantamila dell’Olimpico esplodono di gioia. Poco prima si erano alzati in piedi battendo le mani per l’uscita dal campo di Fabio Ongaro, alla sua ultima presenza con la maglia azzurra.
Parisse: non potevamo perdere
"Oggi non potevamo perdere, è una vittoria meritata visto che abbiamo tenuto tanto il possesso della palla", ha detto il capitano azzurro Sergio Parisse ai microfoni di Sky Sport al termine della partita. "Loro non han fatto quasi nulla e han chiuso il primo tempo in parità, poi abbiamo lavorato tanto ma segnato poco e su questo dobbiamo lavotrare". Infine, Parisse riconosce il lavoro che sta svolgendo il neo ct Brunel: "Vuole creare un legame forte tra vecchi giocatori e nuovi e oggi abbiamo giocato anche per loro".
Castrogiovanni: questa maglia vale più di una costola
"E' stato un onore per me giocare la ultima partita al fianco di Fabio Ongaro, è lui il vero man of the match. Ne abbiamo perse tante, ma si meritava di chiudere con una vittoria oggi". Martin Castrogiovanni a Sky rende omaggio al compagno di squadra Fabio Ongaro che oggi ha giocato la sua ultima partita. Parlando della sua partita, Castrogiovanni dichiara: "Stavo bene, me la sentivo perché questa maglia vale più di una costola e più di un polmone.
Credo che chiunque oggi avrebbe fatto lo stesso". E al fianco di Castrogiovanni c'era proprio Fabio Ongaro, che con voce rotta dall'emozione ha dichiarato: "Mi spiace finire oggi la mia carriera internazionale, ma chiudere così è stata la goia più bella".
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