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L'attacco durissimo di Sacchi contro l'Inter

Arrigo Sacchi non apprezza particolarmente il gioco dell'Inter definito antico e poco europeo. Diverso il discorso per il Milan che a suo dire gioca invece un calcio moderno

L'attacco durissimo di Sacchi contro l'Inter

L'Inter di Simone Inzaghi ha il miglior attacco, la miglior difesa, la miglior differenza reti della Serie A, ha perso solo tre partite in campionato e per tre mesi ha sciolinato un ottimo calcio, moderno, fresco e veloce. Dopo un periodo buio durate 10 partite, però, i nerazzurri sono tornati a fare la voce grossa e la partita decisiva è stata quella vinta, giocando male, lo scorso 3 aprile contro la Juventus allo Stadium. Da quel momento in poi contro Verona, Spezia, Milan e Roma l'Inter è tornata a giocare bene e a far quello che ha messo in atto tra novembre e dicembre: vincere convincere.

Sacchi controcorrente

Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan, però, non la pensa così sull'Inter e sul suo tecnico:"Il Milan non è la più forte, ma quella più vicina a un calcio europeo, internazionale, assieme all'Atalanta. Ha uno spirito di squadra che in poche possiedono. L'Inter è la più forte, ma gioca il nostro calcio anni '60. Gioca bene, ma è un calcio antico, che a livello internazionale non aiuta", l'affondo di Sacchi dalle colonne della Gazzetta dello Sport.

"Il gol di Tonali alla Lazio potrebbe valere per il Milan come quello di Calhanoglu in casa della Juve per l'Inter", il pensiero dell'ex tecnico di Fusignano che ha poi commentato il primo gol dell'Inter contro la Roma dove in quattro tocchi è arrivata in porta con Dumfries che ha poi realizzato il gol del vantaggio: "La partita con la Roma è stata una partita tattica fino a quel capolavoro di ripartenza. Ma il calcio non può essere solo ripartenza, è saper fare pressing, avere il dominio del gioco, mettere in difficoltà l'avversario. Fare gol ripartendo ti riesce una volta l'anno; avendo il dominio del gioco è più semplice segnare".

Sacchi ha poi chiuso elogiando Stefano Pioli, facendo invece un appunto a Simone Inzaghi:"Il Milan è formato da un gruppo di ragazzi e da qualche anziano che ha dato molto. Ibrahimovic non è più un grande giocatore vista l'età, ma è un grande uomo. Qui c'è un grande merito della società che ha recuperato un bilancio più sano e che ha preso emeriti sconosciuti diventando una squadra. Non dovranno perdere questo entusiasmo, questo stile e questo gioco. Chapeu per Pioli, ma anche per Inzaghi: due ragazzi umili che danno tutto per il calcio.

Inzaghi deve fare un ulteriore salto se vuole entrare in un calcio più moderno. L'aspirazione credo sia quella di vincere a livello internazionale, un po' come ha fatto la Nazionale azzurra giocando un calcio fatto di innovazione e coraggio".

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