9 HAMILTON Primo. Il più forte. Ma con la Mercedes niente 10 in pagella. Troppo facile.
8 ROSBERG Secondo. Non è il più forte. E ormai lo sa. Freddo e veloce però. Cerca alleati e infatti: «Speriamo la Ferrari si avvicini...».
7 VETTEL Terzo Al via ha tirato la staccata a Kimi giusto per ribadire che sono tanto tanto tanto amici e lavorano tanto tanto tanto in perfetta armonia con il bene della Ferrari sempre tanto tanto tanto in testa. Pilota in cerca di se stesso, ha iniziato a ritrovarsi. Molto bene.
6.5 MASSA Quarto. Comunque, una seconda giovinezza. Paga il pit sbagliato e lo dice.
8 NASR Quinto. Al debutto fa cose buone e giuste e in fondo aveva una giornata di prove in meno visto che il primo giorno di libere il giudice di Melbourne chiamato da Van Der Garde gli aveva impedito di girare con la Sauber.
6,5 RICCIARDO Sesto. Doppiato. La Red Bull quasi insulta la Renault per la scarsa potenza. I francesi o pensano al proprio futuro team o hanno tolto un cilindro per dispetto.
7.5 SAINZ JR Nono. Papà Carlos aveva detto: «Parlano solo di Verstappen minorenne e prodigio, ma vedrete mio figlio...». 7° in qualifica, ottimo al via 5°, poi buona gestione gara.
10 VALSECCHI W l'Italia. Ai tempi della Gp2 menava spesso prodigio Nasr. In F1 avrebbe fatto bene. Fa invece il telecronista.
6 .5 RAIKKONEN Ritirato. Il folle o stallo o quella cosa lì che entra per colpa della spirito santo, il conseguente o precedente - dipende dal suddetto Spirito - tamponamento al via da parte dell'incolpevole Sainz, Vettel che lo stringe simpaticamente per ribadire che sono tanto tanto tanto amici, il dado della posteriore sinistra spanato al primo pit (versione del Cremlino) o magari semplice errore del meccanico. In fondo ci sta di sbagliare, visto che percepisce stipendi da metalmeccanico per affrontare stress da campioni miliardari. Fin lì, comunque, gran ritmo di Kimi, poteva rompere le scatole a Vettel e stargli vicino vicino visto che sono tanto tanto tanto amici.
5 VERSTAPPEN Ritirato. Babbo Verstappen ha visto di che pasta è il figlio di papà Sainz.
3 ALONSO Convalescente. Ha perso nell'andare in McLaren, ha perso nel non dire che cosa gli sia successo nel botto, ha perso nel vedere la Rossa comoda 3ª pronti e via.
3 BOTTAS Malato. Mal di schiena, ernia, roba del genere scoperta all'ultimo. Come ci raccontava il dottor Ceccarelli di Formula Medicine, «ce ne fosse uno di pilota in F1 che si sottopone a visite mediche e ad esami come nel calcio...».
3 KVYAT Non partito. Giro d'installazione, auto ko, a casa. Ha già il fiato di Sainz sul collo.
2 ALLA F1 Disastro. 15 in griglia. Ko Alonso. Ko Bottas. Ko Kvyat per il cambio rotto prima del via.
Ko Magnussen per il motore prima del via. Assenti le due Manor. Tristezza. E poi i giudici e la Sauber, e la Honda di Button doppiata 2 volte. È Formula disastro però la Ferrari è 3ª e così facciamo finta che sia stato uno show.
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