Samp-Atalanta, scoppia il caso Gasperini: "Manata a un dirigente"

Finale di gara incandescente al Marassi, dove Sampdoria ed Atalanta si sono date battaglia per l'intero arco dei 90 minuti. A capitanare la tempesta burrascosa è stato Gasperini, che dopo essere stato espulso avrebbe rifilato una "manata" al segretario generale Massimo Ienca. Gasp si è difeso così: "Ienca è una persona che conosco bene, ha un lunghissimo passato nel Genoa. Conosco anche alcuni componenti della sua famiglia. Me lo sono trovato di fronte e mi ostruiva il passaggio e io l'ho appena spostato per passare. Questo è quello che è successo, il resto è una grande sceneggiata e lui ogni tanto è abituato a queste cose". L'accusa arriva direttamente dai blucerchiati, di cui il vicepresidente Romei è il portavoce: "Non c'è stata alcuna sceneggiata o provocazione. Questo non è sport. Ci sono dei testimoni, mi parlano di una manata abbastanza forte. La Procura Federale farà il suo corso. Questi atteggiamenti sono da censurare".

La risposta di Gasperini

L'allenatore della Dea ha poi riportato alla calma la situazione, esponendo poi la sua posizione riguardo le ultime partite dei suoi ragazzi: "Dobbiamo stare molto attenti in queste ultime undici partite, con la classifica così corta bisogna

stare attenti anche agli episodi in questa fascia di classifica. Certi episodi sono veramente pesanti in queste domeniche e possono cambiare l'esito delle gare. Accendiamo un po' i fari anche su queste squadre".

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