La staffetta dello scudetto finisce senza vincitori e senza vinti. Al gol di Darmian replica quasi alla fine l'ex nerazzurro Juan Jesus e così al terzo scontro diretto di stagione il Napoli campione uscente riesce a fermare l'erede tricolore. Per l'Inter, perché negarlo?, un'altra inattesa delusione, dopo 10 vittorie consecutive in campionato. Per il Napoli, un punto che muove la classifica e la platonica soddisfazione di non cedere a San Siro. Le fatiche e le delusioni di Champions hanno pesato sulla bellezza qualità sfida e forse anche del risultato. Lo scudetto resta vicino, ma il record di punti si allontana: per battere la Juventus di Conte 2014, Inzaghi dovrebbe a questo punto dovrebbe vincerle tutte e 9 da qui al 26 maggio.
Il guizzo di Darmian arriva quasi in fondo al primo tempo. È la classica azione nerazzurra, quella su cui Inzaghi ha costruito la squadra per la seconda stella. Il pallone parte da Sommer e con una perfetta ragnatela di passaggi arriva al limite dell'area avversaria. A contarli, i giocatori dell'Inter a ridosso dei 16 metri sono 9: 5 nella prima linea, tutti dentro, 4 appena fuori. Crossa Bastoni da sinistra, irrompe Darmian e batte Meret colpo sicuro.
È il vantaggio della pazienza, di chi si sa più forte e sa che prima o dopo ce la farà. Nel frattempo, quel che conta è non rischiare. Ecco perché Inzaghi, s'arrabbia assai quando prima Raspadori (Pavard in angolo) e poi soprattutto Traoré (direttamente fuori) hanno l'occasione ghiotta per capovolgere la storia stagionale di questa partita, prodromi importanti di quel che accadrà nella ripresa.
Napoli molto corto, soprattutto nel primo tempo, quando non aggredisce l'uscita bassa nerazzurra, e tiene la linea difensiva quasi a ridosso della metà campo, col chiaro intento di ingolfare gli spazi per lo spartito di Inzaghi. Calzona ha messo ordine in una squadra che quest'anno ne ha viste troppe, chissà se basterà per convincere ADL a dargli la grande chance della carriera.
Fuori Pavard dopo l'intervallo, complice l'ammonizione pagata per contenere una sgommata di Kvara nei primi 45 minuti. Stessa sorte poco oltre per Barella, anche lui obbligato al giallo per impedire la pericolosa ripartenza di Traoré. Calzona cambia Raspadori col Cholito, ma il pareggio lo firma l'ex Juan Jesus, di testa, su angolo spizzato da Bastoni sul primo palo, in anticipo su Rrhamani, una deviazione che manda in tilt tutto il reparto e dove il brasiliano è completamente solo.
Forsennato il finale nerazzurro, ma l'assalto è più confuso che
concreto, senza pericoli veri per Meret. Per una volta 2 3 mesi, il vantaggio sulla seconda in classifica si accorcia. E per il Milan il pericolo di fare nel derby lo spettatore alla festa seconda stella è un po' più lontano.
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