È sempre derby d'Italia Non solo CR7 e Lautaro c'è l'imbarazzo del gol

Poker di Cristiano e tris del «toro» in nazionale Poi ci sono Higuain e Lukaku, Sanchez e Dybala

È sempre derby d'Italia Non solo CR7 e Lautaro c'è l'imbarazzo del gol

Forse la serie A non è più il campionato migliore del mondo come negli anni Ottanta ma... Premier e Liga, tremate. Stiamo tornando. Basta vedere quanto è accaduto in questo intermezzo dedicato alle nazionali. I «nostri» giocatori hanno fatto faville. Gol, assist, giocate da protagonisti, anzi, da padroni. Con quella sfida che nei programmi caratterizzerà tutta la stagione e che, a quanto pare, stiamo esportando in lungo e largo. Da Ginevra, con la riunione dell'Eca, alle sfide delle Nazionali con i bomber protagonisti, alla fine è sempre Juventus contro Inter.

Il derby d'Italia ha visto in questi giorni due giocatori su tutti tirati a lucido, lucidissimo. Cristiano Ronaldo e Lautaro Martinez. Il portoghese si conferma l'uomo dei record, battuti e riscritti a suon di gol. Quattro quelli realizzati alla Lituania nel 5 a 1 finale. Un poker sontuoso che lo consacra come miglior marcatore di sempre nella storia delle qualificazioni agli Europei scalzando dal trono l'irlandese ed ex interista Robbie Keane. E pensare che proprio Keane un paio di giorni fa aveva quasi implorato il portoghese di andarci piano... Ma niente, Ronaldo non si ferma. Con le reti gol numero 93 nel calcio internazionale, davanti agli 84 di Puskas e dietro solo al recordman di sempre, l'iraniano Ali Daei primo a quota 109 con il vantaggio di non aver giocato contro avversari irresistibili in carriera. Sono ben quaranta invece le diverse nazionali a cui CR7 ha fatto gol, naturalmente primo portoghese a segnare almeno quattro reti nella stessa partita. E lui ci è riuscito già due volte. Uno score impressionante per lui in nazionale con 32 gol realizzati soltanto nelle ultime 27 partite. Semplicemente mostruoso. Un successo celebrato anche dalla Juventus che lo ha celebrato sul suo sito ufficiale con un «Ronaldo, che poker!».

Ma se lo juventino chiama, Lautaro ha risposto. Il numero 10 dell'Inter si è preso la nazionale argentina (prendendo anche il posto di quell'Higuain comunque rigenerato e che farà coppia con Ronaldo) realizzando una tripletta (e procurandosi anche un rigore) nel 4 a 0 dell'albiceleste contro il Messico del napoletano Lozano. Una prestazione sontuosa dell'attaccante nerazzurro, che dimostra di diventare implacabile quando gli viene concessa fiducia. Non a caso la sua media in Nazionale è stellare: Nove gol in 13 apparizioni. «Mi vengono in mente tutti i sacrifici fatti per arrivare fino a qui e allora dedico la tripletta alla mia famiglia», ha detto. Prenda nota Conte, che sabato contro l'Udinese sembra intenzionato a schierare Sanchez, rientrato in anticipo dal Cile, insieme a Lukaku, pure a lui a segno con il Belgio e primo a congratularsi col «Toro» via social. Ma non sarà facile lasciare fuori un Lautaro così, nemmeno con la motivazione, comunque plausibile, del viaggio intercontinentale e del rientro a ridosso della gara, oltre che del prossimo impegno in Champions League.

Fatto sta che CR7 e Lautaro altro non

fanno che dimostrare che il nostro campionato può davvero competere con Liga e Premier. I talenti non mancano, i risultati potrebbero arrivare. Anche se, guarda un po' alla fine rischia di essere sempre Juventus contro Inter.

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