Serie B

Il Novara difende il primato con una vittoria che legittima e spiega questa posizione di preminenza, la squadra di Tesser continua sullo slancio della promozione, oltre al prevedibile agonismo sta esprimendo un gioco corale piacevole capace di produrre molte azioni da gol, non sempre felicemente finalizzate. Dimostra anche di volere e sapere credere nelle proprie potenzialità, anche se tutto l’ambiente riafferma che l’obiettivo massimo rimane sempre la salvezza, va sotto contro un Grosseto bene registrato in gol all’inizio della ripresa dopo che il Novara aveva costruito almeno tre occasioni da gol, tutte sciupate da Cristian Bertani. La rete di Viuiello aveva quasi il sapore della beffa ma proprio Bertani, ventinovenne lombardo di Legnano, prime esperienze di serie B dopo la gavetta nelle categorie inferiori, scacciava le paure della sconfitta e poi raddoppiava siglando la terza vittoria. All’ombra di San Gaudenzio attendono la risposta del Modena, impegnato domani sera a Crotone. Frattanto hanno riscoperto la gioia del pallone. Una settimana fa le due squadre bergamasche erano rimaste all’asciutto di gol e un solo punticino in tasca. Positiva la risposta, cinque gol, sei punti che fanno classifica e morale. A Colantuono piace cambiare spesso formazione e schemi, una specie di quiz da proporre all’allenatore avversario. Una settimana fa aveva ridato la regia tattica a Cristiano Doni, a Pescara lo lascia in panchina, l’uomo-guida diventa Carmona, manda in campo un tridente Pettinari-Ruopolo-Tiribocchi. l’Atalanta contiene il ritmo degli abruzzesi e prova a colpire in contropiede. Ma rischia molto, Andrea Consigli ventitreenne milanese abbassa la saracinesca e mantiene la porta ancora involata, l’unica del campionato. L’Atalanta trova la soluzione vincente su due palle inattive, con il difensore Manfredini che con i gol non ha proprio dimestichezza e con Tiribocchi nel finale per bloccare le residue velleità avversarie. A Emiliano Mondonico i conti delle cessioni non tornavano, non solo per quelle del duo di punta Cellini-Ruopolo, l’uno dirottato al Varese l’altro rimasto a casa ma con l’altra maglia. Un punto, un gol all’attivo e 6 al passivo, ecco i veri conti cui l’allenatore faceva riferimento. In simbiosi con i cugini nerazzurri ecco il difensore Piccinni a pareggiare l’iniziale gol di Neto Pereira che aveva esaltato il Varese, quindi la scoperta del jolly Salvi che entra e subito dopo segna, infine Omar Torri dà la sicurezza. Il Toro vince e convince nella casa modenese del Sassuolo, protagonisti gli ultimi acquisti, Iunco e Sgrigna.


Il campionato era cominciato con le premesse della massima disciplina in piena sintonia con gli arbitri. Torna alla normalità, sei espulsi di cui tre in Siena-Cittadella (arbitro Giancola) con il contorno di altrettanti rigori.

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