Sette contro sette: un pallone fra Griezmann e Ronaldo, chi vince prende quello d'Oro

Simone Rovera

Parigi Griezmann-Ronaldo, notte da Sliding Doors. Perché una frazione di secondo può cambiare una vita. Come un rigore, che nel calcio, può lanciare o rendere definitivamente immortale una carriera. Di nuovo di fronte come quel 28 maggio a Milano che valeva la Champions, ma questa sera gli scenari saranno diversi, opposti. Griezmann è la stella della squadra favorita, Ronaldo l'uomo della speranza degli outsider. Entrambi hanno dimostrato di avere la personalità per prendere per mano i compagni nei momenti decisivi. Come sul dischetto per un calcio di rigore. A Milano ci erano andati entrambi: Griezmann nei tempi regolamentari aveva sbagliato, al termine dei supplementari, no. Ma è stato Cristiano con il suo ultimo tiro a regalare la Champions al Real. Decisivo, come spesso gli accade, ma non all' inizio dell'Europeo. Contro l'Austria dagli undici metri ha centrato il palo, lasciando sfuggire al Portogallo un successo che lo avrebbe fatto qualificare con più tranquillità e non da 3° nel girone. Eppure, le porte scorrevoli, con quell'errore hanno spalancato a Ronaldo e compagni un tabellone quasi da sogno. La Croazia non è stata un'avversaria facile, ma poi Polonia e Galles, strada in discesa, verso la finale. Per arrivare a Parigi sono dovuti ripassare entrambi da quel dischetto. Il francese all'ultimo istante di un primo tempo sofferto contro la Germania, CR7 nella serie decisiva contro la Polonia, ai quarti. E questa volta nessuno dei due ha sbagliato.«È qualcosa che ho sempre sognato - ha spiegato Ronaldo-Potrebbe essere qualcosa di enorme se riuscissi a vincere con il Portogallo. Io ci credo». Un sogno accompagnato da un grande gesto: lui che da anni sostiene economicamente la Fondazione Stefano Borgonovo per combattere la Sla, ha chiesto alla vedova del calciatore di assistere a Portogallo-Francia.

Per Griezmann c'è un obiettivo in più, forse irraggiungibile, quello di entrare nella corsa per il pallone d'oro. Anche Deschamps sembra scettico, ma lascia una porta aperta: «Griezmann è giovane, Ronaldo è al top da 7/8 anni. La lotta generalmente è riservata a Messi e Cristiano, ma se lui potrà entrarci vuol dire che a fatto bene con noi».

Questa sera, se ci sarà un rigore da tirare, non ci sono dubbi su chi si presenterà dagli undici metri. Le stelle dell'Europeo sono pronte a brillare di nuovo, nella notte in cui solo una aprirà la porta della vittoria.

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