Desio Saranno ascoltate oggi, ma difficilmente le loro parole faranno rumore. Perché la cacofonia mediatica che si è accesa sul caso delle presunte vessazioni nella ginnastica ritmica stride con quel pudore che rasenta la vergogna e il timore di denunciare. Ed è proprio su questo filo sottile che si muoverà anche oggi la procura federale, che da ieri sta conducendo le audizioni all'Accademia internazionale di Desio. Un'indagine «dovuta e aperta d'ufficio», l'ha definita Michele Rossetti, anche oggi al centro tecnico brianzolo (nel frattempo commissariato dalla Federginnastica) per ascoltare le Farfalle della ritmica. Che per volare a podio, stando alle denunce su cui è al lavoro anche la Procura di Brescia, erano costrette a diete ferree e a continue vessazioni sul peso corporeo.
Ieri a Desio è stata ascoltata Emanuela Maccarani, storica direttrice tecnica della Nazionale, che si è detta «molto serena. Le indagini sono in pieno svolgimento, ora attendiamo che la giustizia sportiva compia quanto dovuto». Maccarani - moglie di quel Moreno Buccianti che anni fa ebbe l'intuizione di creare la Nazionale di calcio italiana dei sacerdoti - la selezione azzurra di ritmica la guida dal 1996: un monumento, che ora più che dalla cancel culture rischia di venire abbattuta dalla bufera nata dalla denuncia di due ex atlete, a cui poi si sono assommate con il passare dei giorni altre testimonianze.
Intanto a Desio la Federazione ginnastica ha dato incarico alla psicologa Marcella Bounous di monitorare le ginnaste al lavoro: «Sto osservando le ragazze, segnalerò alla Federazione eventuali anomalie». Che, se riconosciute effetto delle vessazioni subite, potrebbero portare a sanzioni sportive di diverso grado: dall'ammonizione, alla sospensione sino a 2 anni, fino alla radiazione.
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