C come Cavani. Ma anche C come campioni in fuga dalla nostra serie A. Il Matador è sempre più vicino ad aggiungersi alla lista. Non è il primo e la sensazione è che, se il trend non cambia, non sarà nemmeno l'ultimo. Da eden dei fuoriclasse, l'Italia si è ormai riconvertita in riserva di caccia per i club più facoltosi d'Europa.
Ieri a Napoli hanno tremato. Le notizie provenienti dalla Francia sono di quelle che spaventano. Anche perché arrivano da Rmc Sport, la stessa emittente radiofonica che per prima annunciò l'arrivo di Leonardo a Parigi e l'addio di Ibrahimovic e Thiago Silva al Milan. Insomma, la fonte è di quelle più che autorevoli, soprattutto sotto la Tour Eiffel. Il succo è semplice: Cavani e il Psg avrebbero trovato un accordo per un quadriennale a 8,5 milioni a stagione. La società del ricchissimo emiro Al Thani deve ora trovare un'intesa con De Laurentiis, ma non sarà un grosso problema. Anche perché, male che vada, si possono versare i 63 milioni di clausola rescissoria. Per chi nei soldi ci nuota, non è un'impresa.
Nei mesi passati l'entourage del Matador, dal procuratore Anellucci al padre Luis, ha rilasciato dichiarazioni contrastanti. «Resta a Napoli», «Va via solo per il Real», «Gli piace la Premier». Per strappare un contratto più oneroso bisogna anche sapersi vendere. Ma la verità è che nessuno può competere con il Psg, soprattutto sul mercato italiano. Se si muove l'emiro, tanto vale ritirarsi dalla corsa. Non è un caso che da quando Leonardo è ds a Parigi, il club transalpino abbia speso ben 186 milioni di euro in giocatori del nostro campionato. Se non è un saccheggio, poco ci manca. E che Cavani sarà la prossima, ambitissima preda lo confermano anche i bookmakers: ieri le agenzie più importanti hanno sospeso le giocate sul passaggio dell'uruguaiano al Psg. Brutto, bruttissimo segno.
Se a Napoli sperano ormai solo in San Gennaro, alla Juve non hanno fatto nemmeno in tempo a farsi venire l'acquolina in bocca. Come sarebbe la squadra di Conte con un attaccante fenomenale come Cavani? Non lo sapremo mai. I nostri club faticano da matti ad attirare campioni. E nel corso degli anni ne hanno pure persi per strada un bel po'. La prova? Che ne dite di una formazione con Sirigu in porta, Maicon e Kolarov ai lati, Thiago Silva e Criscito al centro, Sanchez e Menez ali, Verratti e Pastore in mediana, Ibrahimovic ed Eto'o in attacco? E' un undici interamente composto da transfughi della nostra serie A. E se non vi piace, abbiamo anche gente come Sneijder, Lavezzi, Ronaldinho, Huntelaar, Pato, Bocchetti, Thiago Motta, Maxwell, Borini e chi più ne ha più ne metta come riserve di lusso. Basterebbero per vincere lo scudetto?
Ciò che resta evidente, è che di fronte a queste partenze i top player arrivati in Italia si contano sulle dita di una mano. La Juve ha azzeccato l'acquisto di Vidal, il Milan riportato a Milano Balotelli. L'Inter spera nella crescita di Kovacic, la Lazio si aggrappa a Hernanes, la Roma è ancora molto Totti-dipendente, mentre a Napoli toccherà probabilmente ad Hamsik il ruolo di leader nel dopo Cavani. Il mercato dà qualche illusione per la prossima estate: Ibrahimovic ha nostalgia del Belpaese, vuoi vedere che a Raiola riesce ancora una volta il colpo? Mentre le speranze di Moratti di vedere finalmente Sanchez di nerazzurro vestito passano da una cessione eccellente.
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