Il Siviglia li fa Viola È la voce del padrone

I detentori della Europa League umiliano la Fiorentina Montella tradito dalle sue punte. Gomez vero fantasma

Il Siviglia li fa Viola È la voce del padrone

Gameiro ha fatto il terzo quando la Fiorentina era già uscita dal campo. Gomez è stato sostituito sul 3-0 nell'indifferenza totale. Con Pizarro è sembrata una squadra più logica. Il cileno nella prima parte è mancato moltissimo, Badelj e Borja Valero hanno fatto delle cose ma non sono mai riusciti a prendere in mano il cerchio, gli spagnoli magari ragionavano meno ma andavano al sodo. Il giovane Rico che ha sostituito in porta Beto ha dovuto entrare pesante una sola volta su Mati Fernandez e si è salvato su Salah due minuti dopo. Una punizione respinta nel finale, troppo poco.

Eppure la Fiorentina era partita meglio, poi loro sono cresciuti, lenti ma girava la palla, al quarto d'ora sono passati davanti con un piatto chirurgico di Vidal da dentro l'area, Neto incolpevole. Ne farà un altro a inizio ripresa, uguale, spuntato magicamente dal nulla, libero di infilare la seconda banderillas sulla schiena della viola. Del Siviglia si sapeva abbastanza da tenerlo a distanza di sicurezza, meglio non farli avvicinare troppo, ma all'inizio sembravano addirittura innocui. Quasi irreale, eppure non sono qui solo perché detentori, ne hanno vinte tre negli ultimi quindici anni, sono qui perché sono arrivati in semifinale, questo era chiaro nella testa di Montella, non è stato un eccesso di confidenza, ma Vidal era libero, completamente dimenticato o sbucato dal nulla, è uguale. E questo due volte. Al Sanchez Pizjuan in questa Europa league hanno fatto 7 su 7, qualcosa vorrà dire, un allenatore come Unai Emery dato in quota Milan, un bomber colombiano Carlos Bacca che potrebbe seguirlo ma ieri sera non è stato all'altezza, e un presidente Del Nido al gabbio di Huelva per frode fiscale da un anno. E ne deve fare altri sei.

Loro la Fiorentina la davano già per seppellita prima ancora di vederla morta, fragile e insicura, un centravanti che non c'è, una presidenza che in tutti questi anni non ha mai vinto niente. Per la Fiorentina le premesse ideali per scendere sul prato e capovolgere tutto. E si poteva fare. Purtroppo Gomez, il centravanti che non c'è, ha confermato la sua stagione allarmante, la prima palla da mettere è capitata a lui dopo ottima verticalizzazione di Badelj per Joaquin, dritta sul piede del tedesco che ha messo sopra la traversa. Era il 5' di gioco. Non è stata solo una grande occasione, è stata una grandissima occasione. Poi si è nascosto dietro al suo marcatore e quando gli è arrivata una seconda palla, si è alzato di una spanna, con Rico ormai perso. Non c'è la riprova, ma chissà.

Meglio di Salah, Mati Fernandez.

Ha corso, pressato, ogni volta che è entrato in possesso della palla ha creato il panico, si è spento nella seconda parte quando gli olè stavano fischiando nelle orecchie di Montella.

A metà ripresa c'era in campo solo il Siviglia, le occasioni per Gomez, Salah e Mati c'erano state, ma senza bomber Montella va alla battaglia senz'armi.

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