Smascherato il grande bluff. Atalanta, ora il big match

L'Atalanta ha illustrato le ragioni delle propria classifica e dei progetti di aggancio e vittoria finale, con una partita prepotente ha annientato la Juventus in bambola totale, in una delle sue peggiori prove di stagione

Smascherato il grande bluff. Atalanta, ora  il big match
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Dopo la pesantissima lezione di Gasperini a Motta c'è poco da aggiungere sul bluff dell'ex tecnico di Spezia e Bologna e dell'allegra compagnia che scriveva e parlava di Juve da scudetto. L'Atalanta ha illustrato le ragioni delle propria classifica e dei progetti di aggancio e vittoria finale, con una partita prepotente ha annientato la Juventus in bambola totale, in una delle sue peggiori prove di stagione (se mai ce ne siano state di migliori). Errori mille dei bianconeri, travolti, involuti, imprecisi, parrocchiali le scelte del suo allenatore, in svantaggio ha mantenuto in panchina Vlahovic per 74 minuti, cambiandolo poi con Kolo, l'ignoranza è abissale, la sua gestione è la vera vergogna. Si può fare peggio, confermargli il contratto, cosa anche probabile con l'irresistibile triade Ferrero-Scanavino-Giuntoli. Di contro, essenziale e aggressivo il gioco dell'Atalanta, superiore in ogni zona del campo, la squadra resta in zona di osservazione a ridosso della coppia di testa. Il Napoli non molla, la vittoria sulla Fiorentina non rispecchia la supremazia totale del gioco, a parte qualche sofferenza finale, una risposta chiara, netta e trasparente al successo dell'Inter sul Monza al termine di una prova fumosa, agevolata da alcune (non) decisioni del modesto arbitro Zufferli in alcune situazioni delicate negli attacchi finali dei brianzoli. L'entusiasmo di Conte, dopo ogni gol, ha una giustificazione, considerato l'organico post mercato e gli infortuni, così non si può dire del comportamento irritante di Inzaghi dinanzi al quale l'arbitro era distratto o impegnato ad ammonire, invece, Nesta. Si può prevedere una sfida sui nervi tre le due di testa già nel prossimo turno, la trasferta interista a Bergamo e quella del Napoli a Venezia, potrebbero offrire altre notizie prima della sosta.

A proposito di nervi, chi ha cambiato la cronaca della Roma è Claudio Ranieri, resta un professionista equilibrato, non strilla, non si dispera, non insulta, non riempie taccuini, però, essendo un vecchio risultatista, non fa tendenza. Ma fa classifica, la Roma scavalca Fiorentina e Milan ed è settima. Altre novità?

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