Luciano Spalletti ha perso un po' la bussola dell'Inter negli ultimi due mesi. Il tecnico di Certaldo ha sempre avuto in mano il gruppo ma il caso Icardi ha inevitabilmente creato crepe insanabili con l'ex capitano e con parte della tifoseria che non sta affatto capendo il suo modo di comunicare. L'ex allenatore della Roma è sempre rimasto abbottonato, o quasi, dal 13 febbraio fino alla conferenza stampa di vigilia del match contro la Lazio. L'attacco al 26enne è stato netto anche nel post partita contro i biancocelesti: "Il teatrino lo fate voi giornalisti. Icardi poteva giocare 10'? No, poteva anche giocare un tempo ma è stato giusto che sia rimasto fuori per il rispetto degli altri che che ci sono sempre stati. Abbiamo perso partite anche con lui in campo: decisivi sono solo CR7, Messi e pochi altri".
Due giorni dopo, nella conferenza stampa di vigilia del match contro il Genoa, Spalletti fa retromarcia: "Mauro è convocato e giocherà da titolare. Per noi è molto importante, ha pagato il giusto e ora tornerà ad essere decisivo visto che messo insieme ad un collettivo di squadra per noi è più importante di Messi e CR7 messi insieme". Ieri Icardi ha segnato, ha mandato in gol Perisic, ha esultato con i compagni e ha dato il cinque a Spalletti che l'ha tolto a dieci dalla fine. A fine partita, però, l'uomo di Certaldo ha punto ancora il suo attaccante: "Era giusto tenerlo fuori, perché si era rivolto a persone che nulla hanno a che fare con l'Inter per farsi ritirare dentro. Magari non abbiamo la totalità del soggetto ma, per il bene della squadra, un attaccante in più".
Spalletti non è sereno in questo momento e nonostante abbia detto il contrario ai microfoni di Sky Sport, la sensazione è che sia davvero in uno dei periodi più difficili della sua carriera da allenatore. Il tecnico dell'Inter, infatti, ha avuto un diverbio con l'opinonista, ed ex calciatore di Bologna e Juventus, Giancarlo Marocchi: "La domanda su Icardi me la fa Marocchi? Sono contentissimo. Da quando è venuto lì sembra che si sia dimenticato come si sta dentro uno spogliatoio, come se non ci fosse mai stato. Dire che Icardi andava portato contro la Lazio è solo un modo per andare contro, che ne sa Marocchi del nostro spogliatoio?".
La risposta di Marocchi è al vetriolo ma pacata: "Sembra quasi che Icardi sia il cattivo e gli altri siano 19 angioletti, è questa la sensazione che si percepisce all'esterno". La replica di Spalletti è netta: "19 angioletti e uno brutto e cattivo? La tua opinione per noi è totalmente sbagliata. Se fossi stato qui dentro avresti avuto elementi chiari per fare come abbiamo fatto noi. Lui non si spiega con la squadra? Sta fuori. Facciamo che è reintegrato come attaccante, come soluzione in più, ma non totalmente perché non si è mai confrontato con la squadra".
Spalletti ha poi parlato anche della sua carriera: "Giancarlo tu hai sempre vinto, hai giocato nella Juventus. Io nella mia vita ho sempre perso, son abituato". Marocchi replica: "In realtà ho giocato anche al Bologna ma ai miei tempi e in bianconero il caso si sarebbe chiuso in poco tempo".
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