Balotelli tra precipizio e rinascita

Balo, rockstar sentimentale che ama esaltarsi sul palcoscenico global

Tutti zitti, adesso gioco io, strizza l'occhio Mario Balotelli. Adesso parlo io, con i gol. Prima partita ad un mondiale e gol-vittoria. Dito indice verticale sulle labbra sorridenti e tutti a guardare, in silenzio. Quanti occhi addosso. Tutti gli occhi del mondo. Uno sfracello di telespettatori in diretta planetaria. Lui al centro. Nel mezzo dell'arena. Nel cuore della ribalta. Balo, la rockstar. L'unica che abbiamo, croce e delizia. Pochi palloni toccati e quasi tutti giusti. Tutti messaggi al pubblico globale. Palla ricevuta di spalle al limite dell'aria, torsione e tiro ciclopico, alto sulla traversa: sono padrone della scena, so cosa fare, consapevole della mia forza. Colpo di testa sbucciato su imbeccata dalla destra: sto prendendo le misure. Qualche scarico per far salire la squadra: non sono egoista, non gioco da solo. Aggancio in area, scavalcando il portiere in uscita. Porta vuota e finta di cross da posizione defilata. Invece palombella a rientrare, respinta sulla linea. Si fosse insaccata, il mondiale sarebbe stato già suo.

Ci sono molte premesse perché lo sia comunque. Prima azione del secondo tempo, Candreva scende sulla destra, Mario si stacca dal marcatore e incorna da centravanti puro. Quello che tutti mi chiedete di fare, eccomi. I compagni sono un groviglio di braccia, un grumo umano. Si ricomincia, Mario rientra a dar manforte, contrasta, prende qualche fallo. Lascia il posto a un compagno, più contropiedista. Ci sarà da fare contro la Costa Rica... Intanto, un pezzetto di mondiale se l'è preso. Non siamo ancora alla posa statuaria degli Europei, statua di muscoli, dopo quella folgore scagliata contro la Germania. Ma c'è tempo. Tra il precipizio, sempre in agguato, e la rinascita, sempre auspicata, meglio prendersi questo mondiale. Prandelli ha detto che Balotelli non deve salvare l'Italia ma fare il suo. Agli ordini. I tornei global sembrano il suo palcoscenico prediletto. Più della routine del campionato. Più delle polemiche di provincia. Qui c'è il mondo a guardare: non mi accontento di meno. La rockstar è pronta per le copertine. Per far sognare i tifosi. Per piazzarsi all'ombra del Cristo di Rio. Quella volta, dopo la partita contro la Germania corse a salutare la mamma a bordo campo. Adesso arriva la dedica alla “futura moglie”.

E ieri quella più estesa ai suoi fan: «Grazie a quelli che mi supportano sempre, che credono in me e che mi capiscono», ha scritto postando su Instagram la foto dell'esultanza dopo il gol. Le condizioni per la consacrazione ci sono tutte. Mario Balotelli, rockstar sentimentale.

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