Supercoppa dei veleni. Il Milan resta a piedi e minaccia di non giocare

Rinviato per un guasto il volo per il Qatar. Galliani: "Noi danneggiati, la Juve è già lì"

Supercoppa dei veleni. Il Milan resta a piedi e minaccia di non giocare

Nell'era del calcio globalizzato, quello che corre dietro al dio denaro e organizza tournée estive in paesi dove la gente ha tratti somatici diversi e parla lingue difficili da comprendere, capita che un banale guasto ad un aereo non di linea rischi di mandare a monte uno spettacolo da dieci milioni di euro. Il Milan non ci sta e, a muso duro, non le ha mandate a dire alla Lega Calcio, rea di non aver gestito nel migliore dei modi una situazione che appare tanto irreale quanto fantozziana.

La Supercoppa Italiana dei veleni è cominciata come peggio non avrebbe potuto: interpreti da una parte la Juventus, che ieri si è imbarcata regolarmente per Doha alle 16.30 dall'aeroporto di Caselle e oggi inizierà a preparare la partita. Dall'altra il Milan, rimasto a terra a causa di un problema tecnico al charter che sarebbe dovuto partire da Londra alla volta di Malpensa e portare i rossoneri nel paese arabo. Di mezzo l'organizzatrice, la Lega Calcio, che aveva già spedito sul posto ad inizio settimana i suoi uomini. In totale, per l'ottima riuscita di una partita di calcio, secondo gli standard utilizzati oggi, sono stati necessari finora tre aerei, di cui due charter. E chissà che magari non ne sia previsto un quarto per gli ospiti dell'ultimo momento...

Il Milan oggi si ritroverà alle 11 ancora a Milanello per poi muoversi alla volta di Malpensa, dove dietro scongiuri coloriti dovrebbe partire alle 15 e sbarcare a Doha alle 22 locali. In soldoni, i rossoneri avranno la possibilità di allenarsi in terra araba solo dalle 17 in poi del 22 dicembre, subito dopo la conferenza di Montella e Abate. Un dettaglio non indifferente, visto che si passerà dalle temperature italiane prossime allo zero ai 26 gradi previsti nell'Emirato per il pomeriggio di venerdì. Rimane curioso il motivo che ha portato al rinvio: la Lega Serie A ha infatti specificato come fosse forte il rischio che, slittando la partenza, la squadra rossonera arrivasse nel cuore della notte. Una motivazione della quale non si capiscono appieno i motivi, visto che comunque partendo oggi la squadra di Montella arriverà alle 22 ora locale...

Sta di fatto che il Milan ha già annunciato che non parteciperà alla gara di venerdì qualora il volo odierno dovesse subire un sensibile ritardo: «Abbiamo subito un gravissimo danno sportivo ha sbottato senza mezzi termini l'ad del Milan Adriano Galliani la Juventus è già tranquilla al caldo, si allenerà con venti gradi in più di quelli che ci sono a Milanello; mentre noi arriveremo di notte e là potremo fare solo la rifinitura della vigilia».

Intanto Montella studia. Perché vincere un trofeo contro una squadra già battuta è un'occasione troppo ghiotta per lasciarsela scappare. Anche se l'avversario si chiama Juventus. Bacca appare in vantaggio su Lapadula nell'undici titolare, mentre Bonaventura sembra favorito su Niang. In questo caso a centrocampo, al posto dell'avanzato ex atalantino, giocherebbe Bertolacci.

Sull'altra panchina l'ex di turno Massimiliano Allegri non ha invece che l'imbarazzo della scelta: recuperati e regolarmente convocati anche Pjanic e Lichtsteiner, usciti malconci dalla gara con la Roma a causa rispettivamente di un risentimento muscolare e una botta all'anca.

È probabile che il mister livornese cambi qualcosa nella formazione titolare che affronterà venerdì i rossoneri; in caso di forfait del laterale svizzero, si potrebbe infatti tornare alla difesa a tre. Possibile anche l'impiego dal primo minuto di Dybala, ormai totalmente recuperato, con Mandzukic che si accomoderà comodamente in panchina.

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