Dalla tensione sul trampolino a quella per la sala da ballo. Questa è la nuova vita di Tania Cagnotto, solo due mesi fa convolata a nozze (con il marito Stefano Parolin) e ora impegnatissima in tv in quanto protagonista della trasmissione Dance Dance Dance in onda su Fox Life da mercoledì 21 dicembre. «Mi sveglio alle 11 e finiamo di registrare alle 2-3 di notte. Ti stressa - si confessa la Cagnotto - perché non sono abituata a fare le cose all'ultimo, visto che ho sempre programmato tutto della mia vita. È tutto così nuovo».
Dalla vita metodica e ordinata di Bolzano, dove fino a poco tempo fa si preoccupava di eseguire alla perfezione le sedute di allenamento sotto gli occhi di papà Giorgio, adesso Tania si ritrova catapultata nella frenetica Capitale, in mezzo ai personaggi della tv. «Sono fissa a Roma. Ho pure spostato il viaggio di nozze per fare questa cosa. Mi sono sposata e sono già andata via». E il compagno Stefano che dice? «È venuto una volta, mi ha visto in body e con le calze a rete e mi ha detto: bello, ma adesso vatti a vestire».
Dopo aver finalmente conquistato una medaglia d'argento e una di bronzo alle recenti Olimpiadi di Rio, l'unico tassello che le restava da colmare dopo le lacrime versate per il podio mancato a Londra, la tuffatrice bolzanina ha deciso di appendere il costume al chiodo. Almeno per ora.
«Ho fatto un solo tuffo da quando sono finiti i Giochi. È la prima volta che sono stata ferma così tanto» ammette Tania. In tutto questo tempo, ovvero da quando aveva 15 anni (la sua prima Olimpiade) mai una pausa così lunga. Tornerà? «È ancora presto per decidere - svela la 31enne figlia d'arte -. Avendo iniziato questo programma mi sento incasinata, non ho avuto modo di capire cosa fare. E poi l'allenamento e tutta la preparazione non mi mancano mica...». Anche se la nostalgia della piscina ritorna vedendo i compagni prepararsi alla nuova stagione che, tra l'altro, prevede a luglio i Mondiali di Budapest. «La vedo dura» chiosa la bolzanina, che ripensando invece a Rio a mente fredda dice: «Il percorso è durato tanto e quindi riuscire a prendere ste benedette medaglie all'ultima occasione, non lo potrò mai dimenticare. È stato un momento così atteso che quando è successo volevo che non finisse mai. Ancora oggi quando vedo il video mi viene quasi da piangere». Lei, comunque, non sembra intenzionata a tornare a spiccare il volo. «La tv mi piace, ma a piccole dosi. È una bella esperienza e un bell'ambiente quello dove sono ora. È una cosa che avrei voluto fare, anche se non potrei starci tutta la vita».
Insomma, Tania sta seguendo le orme di un altro campione del nuoto, Massimiliano Rosolino, e insieme lanciano l'iniziativa Arena La cuffia del cuore, la vendita di cuffie il cui ricavato andrà in beneficenza per aiutare i terremotati, alcuni di questi già ospitati nelle strutture Arena di Tolentino. Un cuore e due campioni.
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