Un team e un pilota La Formula E «accende» altri miracoli italiani

Oggi al via il doppio Gp nella Capitale. Il fondatore Agag: "Roma non si è arresa. Serve una scuderia tricolore". Ma Ferrari e Maserati...

Un team e un pilota La Formula E «accende» altri miracoli italiani

L'energia della Formula E torna sulle strade della Capitale. E' tutto pronto ormai: domani e domenica, dopo le due gare inaugurali in Arabia Saudita di fine febbraio, i bolidi elettrici torneranno per il terzo anno di fila a darsi battaglia sul nuovo tracciato del quartiere Eur (dirette tv su Italia 1 e Sky Sport Uno). «È quasi un miracolo essere qui, tutto il mondo è fermo e noi proviamo ad andare avanti», osserva Alejandro Agag, presidente e Fondatore di Formula E, il campionato di automobilismo con macchine ad alimentazione elettrica (24 vetture e 12 team) arrivato già alla settima stagione.

Ora, però, la Formula E chiede un altro miracolo all'Italia: quello di un costruttore tricolore e, magari, pure di un pilota italiano. «Tra le poche cose che ci mancano ce ne sono due: un team italiano e la Tesla. La Tesla sarà difficile, perché Elon Musk pensa ad altro. Per la squadra italiana, invece, ci stiamo lavorando. Sono ottimista», ha evidenziato il Presidente Aci e Vicepresidente Fia per lo sport, Angelo Sticchi Damiani. Se ne parla da anni, a dire il vero, anche se per adesso la Ferrari non ci pensa, idem la Maserati, nonostante le voci che si erano sparse negli ultimi mesi. Si vedrà.

Intanto, quel che è certo, è che la Formula E, con l'Italia o senza, non intende arrestare la sua corsa. «Siamo alla generazione due delle monoposto con una batteria durevole tutta la gara, ma già lavoriamo alla generazione tre per delle auto ancora più veloci. Questa settima stagione è molto importante dal punto di vista sportivo. Ora siamo campionato del mondo Fia e qui arriverà Jean Todt (il presidente della federazione internazionale dell'automobilismo)». Agag ha rimarcato il coraggio di Roma di aprire a differenza di altre città: «Questa stagione è una corsa ad ostacoli. Ogni settimana ci sono nuove difficoltà: Paesi che chiudono, gare da riprogrammare. Altre si sono arrese, Roma no. Questo è un segnale di ottimismo: bisogna andare avanti e mostrare alle persone che questa pandemia si può vincere e fare questa gara è un segno positivo».

Durante la presentazione di ieri - nella quale sono intervenuti pure il Ceo di Enel X Francesco Venturini e il Presidente di Eur Spa Alberto Sasso - ha parlato Virginia Raggi, sindaca di Roma: «Quando ci è stata proposta la Formula E, abbiamo visto il futuro che atterrava in città. Una gara spettacolare, completamente elettrica, nel cuore di una città millenaria. Stiamo dotando la città di piste dedicate, dando la possibilità ai cittadini di scegliere come muoversi. Un evento come la Formula E mostra tutte le potenzialità di questa tecnologia».

Una sfida vinta, dunque, come conferma lo stesso Sticchi Damiani.

«La Formula E è stata una grande idea, una sfida, abbiamo creduto a qualcosa di inimmaginabile, contemperare la velocità con l'elettrico. E ora avremo anche il Rally con auto elettriche». L'Italia saprà cogliere quest'occasione?

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