Tennis, Berrettini salta le Olimpiadi per infortunio

Il tennista azzurro deve rinunciare alla partecipazione ai Giochi Olimpici a causa dei postumi di un infortunio muscolare. Grande sconforto tra gli appassionati italiani di tennis

Tennis, Berrettini salta le Olimpiadi per infortunio

Una brutta notizia per lo sport italiano. Matteo Berrettini non prenderà parte alle Olimpiadi di Tokyo. L'annuncio arriva come un fulmine a ciel sereno in un caldo pomeriggio di domenica. Il tennista azzurro deve rinunciare ai Giochi Olimpici per alcuni problemi muscolari, si parla di un risentimento, dopo l'ultima straordinaria avventura sportiva di Wimbledon, che lo ha visto arrivare in finale con Djokovic. A causa di questo infortunio l'atleta di Roma dovrà restare a riposo per almeno quindici giorni.

Dopo l'improvviso forfait la delegazione azzurra in Giappone sarà composta da 384 atleti (198 uomini e 187 donne): dopo il 16 luglio, infatti, l'ITF non consente sostituzioni rispetto alla rosa di atleti indicata dai Comitati Olimpici. Il tennista romano era uno dei sette azzurri qualificati, insieme a Fabio Fognini, Lorenzo Sonego, Lorenzo Musetti nel maschile e a Sara Errani, Jasmine Paolini e Camilla Giorgi nel femminile.

"Devastato dall'idea di non poterci essere"

"Rappresentare l'Italia è un onore immenso e sono devastato all'idea di non poter giocare le Olimpiadi", ha scritto Berrettini sui propri canali social. "Sono estremamente dispiaciuto di annunciare la mia cancellazione dalle Olimpiadi di Tokyo. Ieri mi sono sottoposto ad una risonanza per controllare l'infortunio alla gamba sinistra che mi sono procurato durante Wimbledon e l'esito - spiega - non è stato ovviamente positivo. Non potrò competere per alcune settimane e dovrò stare a riposo. Faccio un grosso in bocca al lupo a tutti gli atleti italiani, vi supporterò da lontano ma con tutto me stesso".

L'infortunio

Come racconta Vincenzo Santopadre, coach di Berrettini, il tennista azzurro "si è procurato questo guaio muscolare quando è caduto durante la semifinale di Wimbledon, poi evidentemente in finale ha forzato e già da lunedì avvertiva dolore.

Per fortuna non si tratta del problema addominale di cui aveva sofferto in passato, in quel caso il recupero sarebbe stato molto più lungo e delicato". L'augurio è di rivedere presto in campo Matteo, magari già dal 30 agosto a Flushing Meadows per l'Us Open.

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