Thohir, fuori uno: Belfodil al West Ham

Il 2014 potrebbe essere l'anno del grande saluto agli ultimi sopravvissuti del Triplete nerazzurro

Thohir, fuori uno: Belfodil al West Ham

Anno nuovo, Inter nuova. Il 2014 potrebbe essere l'anno del grande saluto agli ultimi sopravvissuti del Triplete nerazzurro. Totem come Zanetti, Milito, Samuel, Cambiasso, Chivu. Molti di loro si sono ritrovati in Argentina, per la partita d'addio di Gabi Milito, fratello del Principe Diego. E poi c'è il primo mercato della gestione Thohir, con i tifosi in attesa dei botti, ma che intanto è fatto di cessioni: Belfodil sarà la prima. Dal Sudamerica Milito lancia messaggi. Il suo 2013, trascorso perlopiù in infermeria, è stato terribile. E il contratto con l'Inter scade a fine stagione. «Io firmerei per un altro anno anche in bianco - attacca il Principe ai microfoni di Sportmediaset -. Questa è la mia famiglia, la mia casa». Thohir però vuole un progetto giovane e rinnovare un classe 1979 mal si sposa con la politica del presidente indonesiano. «Per adesso chiedo al 2014 solo di tornare in campo», smorza le polemiche Milito. Da gennaio sarà libero di trattare con altre squadre. C'è chi crede a un clamoroso ritorno al Genoa, altri lo vedono alla Lazio al posto di Klose. «C'è la possibilità che resti in Europa - conclude il Principe -, anche se il mio sogno è chiudere la carriera al Racing». Insomma, se sarà addio all'Inter, la pista più probabile riporta in Argentina. A maggio anche Zanetti dovrebbe ammainare la bandiera. Nel 2014 le primavere diventeranno 41. Troppe persino per il capitano bionico, che già pensa al dopo. «Quando smetterò col calcio giocato, mi piacerebbe diventare un dirigente dell'Inter. Allenatore? No, ho già dato con i ritiri in questi vent'anni»". Cambiasso è, invece, l'unico per cui l'Inter starebbe pensando a un prolungamento. «Immaginarmi con un'altra maglia sarebbe difficile», confessa il Cuchu. Parole in arrivo dal Sudamerica, ma anche parole più vicine. In Italia è infatti Walter Mazzarri a presentarsi davanti ai microfoni di Sky. «Il bilancio dei miei primi mesi all'Inter? Ottimo, anche se potevamo avere 4-5 punti in più». Il tecnico non nasconde un po' di rammarico per essere arrivato in nerazzurro a cavallo tra la proprietà Moratti e il nuovo corso Thohir. «Ho avuto molti più motivi per avere i capelli bianchi qui che in altre piazze - continua Mazzarri -. Mi sarebbe piaciuto venire in un momento storico un po' diverso, ma l'importante è che ora ci sia chiarezza fra me, la società e l'ambiente. Sono uno che si è sempre dovuto sudare tutto, non trovo mai la strada spianata». A semplificare le cose ci potrebbe pensare il mercato di gennaio. La situazione Guarin è bloccata, mentre ha le valigie pronte il giovane Belfodil. Prestito al West Ham sino a giugno, con tanto di premio di valorizzazione per i londinesi in base alle presenze in Premier. Accordo raggiunto, vanno limati solo i dettagli e da gennaio l'algerino sarà ad Upton Park. E in entrata? I sogni sono Lavezzi e Lamela. Per l'ex romanista si sta studiando un'offerta per il prestito da presentare al Tottenham.

Occhio anche al gioiellino del Basilea Fabian Schar (difensore, classe 1991). Mazzarri vorrebbe allenare un'Inter protagonista sul mercato. E poi? Magari andare all'estero. «Mi piace il calcio spagnolo, dove si pensa più al gioco che al risultato».

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