Tour: il coraggio di Bakelants vale tappa e maglia

Il belga vince ad Ajaccio difendendo con i denti i pochi metri di vantaggio guadagnati con un attacco nel finale

Tour: il coraggio di Bakelants vale tappa e maglia

Vince il più cocciuto e il più folle: il belga Bakelants. Nella seconda tappa del Tour, seconda in Corsica, da Bastia ad Ajaccio, nel finale ci provano in molti, per evitare la soluzione dello sprint generale. Sulla salitella a dieci chilometri dal traguardo scatta pure il superfavorito Froome, ma questo è più che altro un gesto dimostrativo, per avvertire i rivali del suo stato di forma.
Molto più serio il tentativo successivo di sei uomini, lanciati dal belga Chevanel. A un chilometro dal traguardo, il gruppo sembra annullare il tentativo, trascinato dalle squadre dei velocisti (altissimo rischio quando ad un certo punto un cane si mette in mezzo alla strada, decidendo di scappare solo all'ultimo istante utile, prima di essere travolto e abbattere mezzo gruppo).
I temerari si guardano le spalle e decidono di desistere. Tutti meno uno: Bakelants. Il suo è l'estremo gesto di disperazione: con gli inseguitori alle calcagna, spara tutte le energie rimaste, consapevole che solo una possibilità su cento, in questi casi, porta al successo. Ma la sua forza e il suo coraggio stavolta ribaltano la regola: è lui a sfrecciare per primo sotto lo striscione, con pochissimi metri di vantaggio sul gruppo, regolato da Sagan.


"Mi sono detto: già che mi trovo qui, non cedo fino alla fine. Non ho niente da perdere": così Bakelants sul palco. Il suo azzardo gli vale una supervincita: primo successo al Tour in carriera e soprattutto prima maglia gialla. La giornata indimenticabile di un'intera carriera.

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