Cristiano Ronaldo ha esordito in Champions League con la maglia del Manchester United contro gli svizzeri dello Young Boys ma la serata è stata molto amara per l'ex giocatore della Juventus. Il 36enne di Funchal ha infatti segnato il gol del vantaggio su assist di Bruno Fernandes con i Red Devils che sono prima rimasti in dieci uomini, poi raggiunti sull'1-1 e infine sconfitti dai gialloneri per 2-1. CR7 è stato sostituito al minuto 72' della sfida sul punteggio di 1-1 e ad un certo punto, da giocatore, si è tramutato in allenatore. La cosa non è passata inosservata. Cristiano è ben presto diventato l'assistente aggiunto di Solskajer con sbracciate, urla, suggerimenti ai compagni che hanno fatto irritare l'ex leggenda del Manchester United Rio Ferdinand.
L'attacco frontale
Rio Ferdinand, che ha legato per intero la sua carriera al Manchester United, ai microfoni di BT Sport ha bacchettato pesantemente il campione portoghese reo di voler fare il protagonista: "È spavalderia per i tifosi. Fossi stato il suo allenatore gli avrei detto di smetterla e di mettersi seduto. Cristiano è fatto così, vuole vincere sempre e se deve mettersi accanto all'allenatore a gridare istruzioni per ottenere la vittoria, lo fa e basta sfruttando il suo carisma".
E ancora: "Capisco che la gente quando vede Cristiano comportarsi così pensi che è solo un ragazzo appassionato, che vuole vincere e non riesce a trattenersi dal vedere la squadra in difficoltà. Ma se questo significa alzarsi, affiancare il tecnico e urlare indicazioni allora non va bene". Nonostante il suo ruolo da assistente aggiunto, però, Cristiano non è riuscito ad evitare una bruciante sconfitta ai suoi compagni di squadra, anche se il tempo per rifarsi c'è per i Red Devils.
Cristiano Ronaldo ha lasciato la Juventus sul finire del calciomercato ed è tornato in Premier League, lì dove tutto ebbe inizio nel lontano 2003 e proprio allo United con cui vinse anche la sua prima, delle cinque, Champions League.
Il suo obiettivo è quello di tornare a vincere il campionato inglese a distanza di anni dall'ultima volta ma soprattutto quello di puntare ad un'altra coppa dalle grandi orecchie, obiettivo sfuggito per tre anni di fila con la Juventus.
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