Gli sono bastati 175 giorni dal suo debutto a Berna, sette convocazioni e tre presenze, per segnare il primo gol con la maglia azzurra dei grandi. «Lo dedico alla squadra che ha creduto in me e dico grazie a Gilardino per l'assist». Che Marco Verratti avrebbe bruciato le tappe anche nella Nazionale maggiore lo sostenevano in tanti, ma anche i più ottimisti non avrebbero potuto prevedere un gol decisivo segnato in casa dell'Olanda. Dove ha giocato con un'insolita - per un centrocampista - maglia numero 2: «Mi sono ispirato a Kallon (ex Reggina, Vicenza, Inter, ndr), mi era rimasto impresso il fatto che fosse un attaccante che indossava quel numero», così il talento di Manoppello, emigrato in estate nella Ligue 1.
Il 19enne regista del Paris Saint-Germain è amatissimo in Francia, ma non ha la sicurezza di un posto da titolare con Ancelotti che pure lo ha voluto nella capitale transalpina. Così Marco inizia ad avere nostalgia del nostro calcio. «Il mio contratto scade a giugno, certo che mi piacerebbe tornare in serie A», si era lasciato scappare nella pancia dell'Arena di Amsterdam. In realtà l'accordo con il club francese è di 5 anni, lui sa però che nel mercato può succedere di tutto. E a poche ore dalla fine della «campagna» invernale, poteva essere protagonista di uno scambio di prestiti con De Rossi.
Ora che il boemo non è più alla Roma («l'ho chiamato, mi dispiace per come è andata a finire», rivela Verratti), la squadra più accreditata per un eventuale ritorno è la Juventus. «L'ho sempre considerato un grande club», strizza l'occhio ai bianconeri. D'altronde non ha mai nascosto le sue simpatie per il club torinese (il suo idolo è Del Piero, ndr) che poteva già prenderlo prima del suo trasferimento in Francia. «Se Verratti non sta bene qui, non ha che dirlo - la provocazione di Ancelotti, il suo attuale allenatore - ma dalle ultime notizie che mi arrivano, lui è contento». «Ho solo detto che in prospettiva mi piacerebbe tornare in Italia, da Parigi non mi muovo», corregge il tiro Verratti.
Che sicuramente sarà uno dei nomi più gettonati del prossimo mercato estivo.
Per il quale l'Unione Europea propone l'introduzione di una «tassa di fair-play» sui trasferimenti superiori a un determinato importo (da concordarsi tra federazioni e società di calcio) per incoraggiare una migliore ridistribuzione dei fondi dalle società ricche a quelle meno abbienti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.